Pubblicato il 28/06/08 alle 10:47:57 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
E lo scandalo dov'è? Folli i paragoni col nazismo Sepolcri imbiancati: spiace constatarlo ma tutti quanti si sono espressi con violenza in questi due giorni sulla proposta del ministro Maroni di prendere le impronte ai bambini Rom sono degli ipocriti, in senso evangelico.
Abbiamo sentito tutti i toni dell’indignazione e dell’esecrazione, abbiamo assistito attoniti a paragoni con il tatuaggio degli ebrei nei Konzentrationslager... di tutto.
Non uno, però, che si sia rivolto a chi tutti i giorni, per dovere istituzionale con serietà e professionalità, dirige tutti coloro che si occupano del problema, di chi, ogni giorno si ritrova sconfitto nel tentativo di impedire che tanti bambini Rom vengano buttati nelle strade per elemosinare, o per rubare (una bimba di Milano è stata presa 92 volte mentre borseggiava passeggeri nella stazione di Milano e ha fornito 92 generalità diverse). Perché il problema è questo, ed è incontrovertibile: tutti i bambini costretti a fare gli accattoni per strada - o a impietosire i passanti, stravolti dal sonno, al collo di madri mendicanti- sono Rom.
Tutto qui, ripetiamo: sono Rom, non altri. Un giornale si è distaccato dal coro delle ipocrisie e degli schieramenti, della bassa polemica politica ed è l’insospettabile Avvenire, che non ha solo intervistato psicologi tanto, tanto politically correct, ma anche Carmela Cavallo, capo del Dipartimento per la giustizia minorile del ministero della Giustizia. Se si chiede dunque l’opinione sulla proposta di Maroni alla massima responsabile della tutela dei bambini Rom sfruttati si ha una risposta positiva: “Non sono negativa su questa proposta. Forse la comunicazione è stata un po’ affrettata e ha provocato un certo choc per chi non è del campo. Ma per me, che ho lavorato per anni con i bambini Rom, si tratta di una proposta condivisibile se attuata con modalità che tutelino l’infanzia. Il principio è buono. Si tratta di un procedimento non invasivo (...) Io mi metto dalla parte dei bambini e parlo alla luce delle esperienze che ho vissuto: è capitato spesso di prendere in carico dei piccoli di sette-otto anni che chiedevano l’elemosina in strada. Venivano messi in comunità e poi scappavano, così sei mesi dopo li ritrovavi, con un altro nome, in un altra parte della città. Avendo le impronte digitali potremo identificarli e tutelarli meglio.”
Dunque “chi non è del campo” ha choc, chi invece sa di cosa si parla, chi lavora da anni per proteggere i bambini Rom è d’accordo. E’ lo schema classico con cui il pensiero politically correct, anche di parte della Chiesa, affronta le emergenze sociali: difesa strenua dei principi che provoca strame di umanità.
Non uno, non uno di coloro che criticano indignati Maroni si è sottratto dalla solita litania delle sinistra: “il problema è un altro”. Così si dice da sempre, e da sempre migliaia di bambini Rom sono ridotti in schiavitù umiliante dai loro genitori.[...]
Siamo piuttosto meravigliati dal clamore che ha suscitato la proposta di Maroni e abbiamo ragione di credere che tutto questo gridare alla scandalo abbia radice nella malafede o peggio nell'ignoranza. O in tutt'e due.
La società Equens elaborerà i pagamenti eseguiti con la tecnica biometrica Al supermarket si paga con l'impronta Progetto pilota nella catena olandese "Albert Heijn". Si parte dalla filiale di Breukelen, vicino Utrecht
UTRECHT (Paesi Bassi) - La spesa quotidiana al supermercato è sempre più un'impresa. Se da una parte ci arrabbiamo per l'aumento della pasta, della carne o della verdura, ciò che ci fa veramente innervosire è la coda che puntualmente attende alle casse.
[nota mia: ?? comecome? non è la sodomizzazione forzata ciò che ci dà noia ma il tempo impiegato per subirla ?? MA COME CAZZO STAI MESSO?!?]
Ma ora la spesa diventa rapida, comoda e sicura. La soluzione per velocizzare il momento pagamento arriva dai Paesi Bassi. Il pagamento avviene mediante lettura delle impronte digitali: l'indice sull'apposito apparecchio e il trasferimento è concluso.
ESPERIMENTO - I contanti, la carta, il Pin e la firma non servono più. La catena olandese di supermercati "Albert Heijn" (oltre 750 punti vendita) ha dato il via martedì al progetto pilota chiamato "Tip2Pay". Il cliente si presenta alla cassa e posiziona semplicemente un polpastrello sull'apposito lettore. Previa esibizione di un documento di identità e di una carta di pagamento, verrà eseguita una scansione di due impronte della mano destra e sinistra e la contemporanea registrazione delle informazioni relative al nome, all'indirizzo e al numero di conto corrente nonché, all'occorrenza, della carta punti. Il progetto sperimentale è partito da una filiale di Breukelen, vicino Utrecht, e durerà sei mesi, dopodichè - se verrà accolto positivamente, sarà esteso a livello nazionale, ha fatto sapere "Albert Heijn ".[...] --------------------------
C'è qualche persona intelligente che intuisce la gravità di questa cosa?