Pubblicato il 18/06/10 alle 00:16:41 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Qualcuno si era mai chiesto forse prima di quanto un cimitero, con relative bare, potesse essere inquinante? Nella periferia di Sidney sembra essere stata trovata una soluzione: nasce il primo camposanto ad emissione zero. Come è possibile tutto questo? È presto spiegato: le classiche bare, sono state sostituite da casse biodegradabili, senza alcun uso di sostanze chimiche e a zero emissioni di gas serra, inoltre il corpo del defunto viene preparato alla sepoltura in assenza di conservanti o disinfettanti che altrimenti impedirebbero il riciclaggio naturale.
Niente più lapidi, ma un navigatore Gps per registrare il luogo di sepoltura di un caro e ritrovarlo facilmente ad ogni visita. Questa innovativa tecnica di tumulazione è per ora limitata ad un’ala riservata all’interno del cimitero cattolico di Kemps Creek, dedicata al “nostro” San Francesco d’Assisi: St. Francis Field, appunto, è stato inaugurato oggi da Tony Kelly, ministro della Pianificazione del Nuovo Galles del Sud e consiste in un terreno di sepoltura in grado di accogliere 300 salme. L’uso di un sito è limitato a trent’anni ma sarà possibile per i parenti del defunto rinnovare il periodo di permanenza della salma all’interno dell’ecocimitero.
Secondo quanto dichiarato dal ministro, si tratterebbe di un’idea innovativa e sostenibile, che limita fortemente quello che fino ad oggi è stato l’impatto negativo con l’ambiente dei classici campi di sepoltura. Un primo esempio di ecocimitero che sarà ripetuto, ha continuato Tony Kelly, e che rappresenta una soluzione sicuramente più ecologica di una classica sepoltura o cremazione.