L'ultima pallottola delle Br ''Ichino sei un assassino''
Pubblicato il 25/06/10 alle 14:18:34 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Milano, urla e pugni alzati dalle gabbie dopo le condanne Pugni e grugni degli Anni ‘70 in un’aula di tribunale. La gabbia degli imputati a maglia fitta perfin più di allora, le dita serrate verso l’alto, gli slogan: «Ichino assassino». Mentre una Corte d’Assise pronuncia una sentenza di tredici condanne - fino a oltre 14 anni di carcere - per le nuove Brigate Rosse, quaranta persone tra il pubblico alzano la mano chiusa e urlano contro il professore di Diritto del Lavoro, consulente dello Stato, che non si è riusciti ad ammazzare, come Marco Biagi e Massimo D’Antona. «Assassino». Lo gridano in aula a Milano, processo d’Appello, imputati, parenti, amici, compari. E’ stata una scena non sorprendente, ma destabilizzante.
La Corte di Assise d’Appello di Milano è andata decisa: per le nuove Brigate Rosse, ha stabilito un’assoluzione, ha ridotto qualche condanna, l'ha limata, ma ha confermato tutto l’impianto dell’accusa. Il leader della cellula torinese, Vincenzo Sisi, si è preso 13 anni e 10 mesi (sconto di cinque mesi). Sono piovuti altri sconti, leggeri, ma il vento dell’odio - odio nutrito di sconfitta - è divampato anche dal pubblico. [...]