Picchiano un parroco e gli incidono una croce sul braccio
Pubblicato il 22/08/10 alle 12:17:09 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Dopo avergli sottratto circa 100 euro dal portafoglio gli avrebbero lanciato una ulteriore minaccia: “Questo è solo un avvertimento”. Dopodichè, con un piccolo coltello, hanno pensato di incidergli su un braccio una figura stilizzata di una croce Aggredito, malmenato, derubato, ed infine con una lama gli incidono una croce su di un braccio. Non ci sono spiegazioni, al momento, valide da poter far intuire il movente dei banditi che hanno prima seguito il parroco e, non appena entrato in canonica, sono passati a vie di fatto. L’episodio è avvenuto un paio di giorni or sono a Salerno, vittima Don Antonio Zolferino, sacerdote della chiesa dell’Annunziata. Dopo l’aggressione è stato immediatamente soccorso e condotto all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. Attualmente è degente nel reparto di Chirurgia d’Urgenza ma il suo stato di salute non viene definito grave. Oltremodo lo shock per la violenta aggressione è stato di notevoli dimensioni.
Gli aggressori erano di nazionalità italiana. Secondo quanto è riuscito a riferire il sacerdote agli inquirenti, gli aggressori erano di chiara origine italiana, a causa del linguaggio usato e dall’inflessione. Dopo avergli sottratto circa 100 euro dal portafoglio gli avrebbero lanciato una ulteriore minaccia: “Questo è solo un avvertimento”. Dopodichè, con un piccolo coltello, hanno pensato di incidergli su un braccio una figura stilizzata di una croce. Indagini in tutte le direzioni. Adesso si cerca di capire cosa si cela dietro l’aggressione dei due banditi, cosa volesse dire quell’inquietante avvertimento ed il perchè dello sfregio sul braccio. E’ probabile che gli aggressori di don Antonio, sottraendogli i soldi dal portafoglio e incidendogli la croce sul braccio, abbiano tentato di sviare le reali motivazioni che li hanno portati a compiere l’insano gesto. L’incisione lascerebbe pensare a qualche fautore delle messe nere, o fanatico religioso: è tuttavia una ipotesi tenuta in poca considerazione. Se si fosse trattato invece di un banale furto, le percorsse e la furia, con cui hanno malmenato il sacerdote, sarebbero state del tutto gratuie e controproducenti.
Un parroco che vive il territorio. Si sa che Salerno è una realtà socialmente complessa e Don Antonio Zolferino è uno di quei parroci che è molto a contatto con i giovani e le loro problematiche. Un prete molto attento alla realtà che lo circonda, come ce ne sono tanti, e sono la tipologia di ecclesiastici che più di tutti vivono le problematiche quotidiane della gente comune. Infatti don Antonio è molto coinvolto in varie attività sociali e nell’Azione Cattolica. La città si è risvegliata sconvolta per il gesto di violenza che ha offeso, credenti e non credenti. Soprattutto per la gratuità e la platealità del gesto.