No alla donazione di organi tra musulmani e cristiani.
Pubblicato il 20/08/08 alle 18:37:34 GMT pubblicato da Annarita
Egitto, no dei medici alla donazione di organi tra musulmani e cristiani.
«Vogliamo combattere il traffico di organi». Ma il governo blocca l'iniziativa dopo le contestazioni.
IL CAIRO - Proposta choc da parte dall’Ordine dei medici del Cairo: un cristiano non può donare i suoi organi a un musulmano e viceversa. Ufficialmente la misura servirebbe per «combattere il commercio illegale di organi umani», che avrebbe ormai assunto dimensioni preoccupanti nel grande paese arabo. L'ondata di proteste tra la comunità cristiana copta, ma anche tra gli stessi musulmani, ha però convinto il governo a correre ai ripari, bloccando sul nascere la proposta.
INDIGNAZIONE - «E’ una pugnalata che colpisce il cuore dell’unità nazionale e mina la convivenza civile tra le varie fedi nel Paese», ha protestato in un comunicato l’Unione egiziana dei Diritti dell’Uomo. «Il legislatore è stato scavalcato dalla confraternita dei Fratelli Musulmani che controlla il Sindacato dei Medici e che ha imposto una norma fortemente discriminatoria, violando i diritti umani e la Costituzione e minando l'unità nazionale», accusa l'avvocato Naguib Gibrael, direttore dell'Unione egiziana per i diritti umani (Uedh), annunciando che è già stato presentato un esposto al tribunale del Cairo perchè la norma venga annullata. Contrari all'ordinanza anche gli ulema dell'Università di Al-Azhar, il più importante centro di studi islamici del mondo arabo. «Questo divieto non farà altro che peggiorare il fragile equilibrio tra le due comunità», osserva uno degli ulema, Abel Moti Bayumi. D'accordo con lui anche il vescovo Marcos, portavoce della comunità copta: «La norma non ha senso perchè il traffico d'organi può interessare anche fedeli della stessa religione. Di questo passo avremo ospedali distinti per cristiani e musulmani o il divieto di donare sangue tra persone che professano un diverso credo religioso, per non parlare dell'impossibilità per un medico di visitare un paziente di religione diversa dalla propria».
I MEDICI - Hamdi al Said, segretario dell’Ordine dei Medici, che aveva anticipato la proposta ai giornali locali, contattato dalla tv al Arabiya, ha fatto retromarcia: «è stata solo una proposta ed è stata già ritirata». «La nostra ordinanza non discrimina nessuno», sottolinea al Said, «perchè la tutela delle persone indipendentemente dalla loro fede nei confronti del fenomeno del traffico d'organi impedisce che si creino tensioni ulteriori tra le due comunità».