GUARDIA BLOCCA DONNA COL VISO COPERTO ALL'ENTRATA DEL MUSEO
Pubblicato il 27/08/08 alle 00:04:54 GMT pubblicato da Arcadia
SI PRENDONO PROVVEDIMENTI CONTRO CHI APPLICA LA LEGGE
In Italia esiste una norma di pubblica sicurezza che vieta il mascheramento del volto con passamontagna o qualsiasi altro camuffamento.
A Venezia, nel museo del Settecento veneziano di Cà Rezzonico, sul Canal Grande, è stato vietato l'ingresso ad una donna musulmana che indossava un niqab, un costume composto di due pezzi di cui uno maschera il volto al di sotto degli occhi.
La donna è stata bloccata all'ingresso delle sale espositive poste al secondo e al terzo piano da un addetto del museo, che l'ha fermata e le ha fatto notare che «per motivi di sicurezza» non poteva girare per le sale tra i preziosi dipinti e oggetti esposti con il volto celato. La donna, per visitare le sale, avrebbe dovuto quindi scoprirsi il viso e rispettare la legge italiana.
Il fatto sarebbe accaduto domenica mattina e lo conferma anche la direzione del museo: «È vero, la signora ha potuto visitare solo una parte del museo. Quando è arrivata al secondo piano, si è imbattuta in un guardia sala che, di sua iniziativa, appellandosi alla legge che vieta di girare velati nei luoghi pubblici, l'ha bloccata e non l'ha fatta passare oltre. (CIOE' HA FATTO IL SUO PRECISO DOVERE, QUELLO PER CUI E' PAGATO - n.d.s.). Ma vorrei fosse chiaro che si è trattato di una libera e personale iniziativa del guardia sala», ha spiegato al Gazzettino il conservatore del museo, Filippo Pedrocco, che lo ha definito «un fatto sgradevole, discriminatorio e stupido, non condiviso né da me personalmente né dal resto della direzione dei Musei civici». Il sovrintendente del museo ha annunciato provvedimenti nei confronti del custode zelante. http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=78376
Eccoli qui gli extracomunitari, gente che accampa solo diritti e sfugge ai doveri. Ma se in Italia esiste una legge che vieta il mascheramento del volto, che diavolo ci faceva questa islamica in giro per Venezia col volto coperto? Non mi meraviglia che sia stata fermata nel museo, MI MERAVIGLIA CHE NON SIA STATA FERMATA PRIMA. Possibile che nessun poliziotto o nessun vigile l'abbia vista?
E come si permette il conservatore del museo, Filippo Pedrocco, di annunciare che "prenderà provvedimenti nei confronti del custode zelante"? Si può essere così ignoranti, faziosi e vili da prendere provvedimenti contro chi fa il suo dovere? Ma quale "fatto sgradevole, discriminatorio e stupido"? Applicare la legge adesso significa compiere atti discriminatori? Qui siamo alla paranoia. La signora islamica casomai!! avrebbe dovuto scusarci, magari inventando che non era a conoscenza delle leggi italiane. Avrebbe dovuto togliersi il velo dalla testa oppure avrebbe dovuto andarsene, dimostrando civiltà e rispetto per le norme. Senza chiamare la stampa e farne un caso nazionale. E basta con queste manie di protagonismo!! Dicono di portare il velo per riservatezza e poi vogliono stare sempre e comunque al centro dell'attenzione.
Ma ovviamente aspettarsi un comportamento legittimo da gente che ci disprezza e viene qui a imporci i suoi usi e costumi, calpestando i nostri, sarebbe pretendere troppo. Ma chi dà a questa gente il diritto di frignare per ogni minima bazzecola, di gridare al razzismo perfino quando si applica semplicemente la legge? E basta con questo piagnisteo indecoroso, con questa lagna infantile e noiosa. Non se ne può più. Qui siamo in Italia e abbiamo delle leggi che vanno rispettate. Se tali leggi non sono di loro gradimento, i signori islamici possono riprendere posto sui barconi per tornare da sono venuti. E buonanotte al secchio. -------------------------------
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PEDROCCO MANGIAPANE A TRADIMENTO
Scritto il 27/08/08 alle 01:04:06 GMT pubblicato da paolino
CARO PEDROCCO DEI MIEI STIVALI, LA COSA VERAMENTE SGRADEVOLE, STUPIDO E DISCRIMINATORIO SEI SOLO TU, NEANCHE QUELLA STRONZA CHE PROVOCATORIAMENTE HA FATTO TUTTO QUESTO.nON CREDO CHE GLI ITALIANI VERI CONDIVIDONO LE TUE VOMITEVOLI AFFERMAZIONI E TANTOMENO IO.UN CARO SALUTO ALLA GRILLO..VAFFA....
La direzione e la sovrintendenza del museo
Scritto il 27/08/08 alle 09:40:58 GMT pubblicato da giuliana
hanno candidamente e stupidamente ammesso di non fare rispettare le nostre leggi, perché non le condividono. Il rispetto delle leggi non è soggetto ad una personale condivisione, ma un dovere per tutti. Licenziamento in tronco per chi non compie il proprio dovere, perché dal loro comportamento oltraggioso ne deriva un danno per tutta la collettività. Meno male che esistono ancora persone come il bravo custode. Fategli sapere che siamo tutti con lui e lo ringraziamo.
hai ragione
Scritto il 27/08/08 alle 12:02:17 GMT pubblicato da Morena
LO fanno solo per mettersi in mostra. Chi non vuole farsi notare si adegua alla massa, mentre chi vuole farsi notare si comporta e si veste in modo strvagante.
Qui in Italia chi non vuole farsi notare evita di vestirsi come belfagor. In realtà il problema è proprio questo: loro vogliono essere diversi ad ogni costo e gettarci in faccia la loro presunta SUPERIORE DIVERSITA'. Di integrarsi, di confondersi con noi non gliene frega, anzi gli fa schifo. Siamo sotto il ricatto di gente che ci disprezza e ci sfrutta e ci vuole imporre perfino il suo abbigliamento, a dispetto delle regole del vivere civile. Sono dei barbari.
re: hai ragione
Scritto il 27/08/08 alle 12:14:14 GMT pubblicato da Elio
proprio così Morena, hai centrato il problema. Questi non fanno altro che ostentare la loro diversità imponendocela come superiorità. In realtà sono dei megalomani complessati che proibiscono tutto ciò che temono.
PERSONALE DEI MUSEI FA FORMARE
Scritto il 27/08/08 alle 12:26:31 GMT pubblicato da mriano
Il problema esiste perchè esistono degli ignoranti che hanno un posto di lavoro di cui non ne sono all'altezza, esattamente come Pedrocco. Ed eventualmente anche i suoi colleghi che la pensano come lui. Per occupare certi posti di lavoro occorre un minimo di formazione. Spero che "la bella addormentata" di Bondi SE NE RENDA CONTO E faccia qualcosa a riguardo. Per quanta riguarda l'idiota che va in giro con il volto coperto, lo fa certamente (come dice Paolino) per provocare e ci riesce bene, infatti noi siamo qui a perdere tempo per questa fottutissima idiota. Comunque è bene farsi sentire, perche questa gentaglia si approfitta della nostra pazienza, ci sono già moltissime persone che sono stanche e pronte a prenderli per il collo. Stanno veramente rompendo i sacrosanti, meditiamo...
indirizzi a-mail
Scritto il 27/08/08 alle 17:10:10 GMT pubblicato da giuliana
ai quali si può far pervenire la nostra protesta contro il comportamento biasimevole e intollerabile sia del conservatore del museo che della sovrintendenza per i quali la legge italiana è solo un'optional:
mkt.musei@comune.venezia.it
sandro.bondi@beniculturali.it
E' un vero scandalo
Scritto il 27/08/08 alle 18:42:12 GMT pubblicato da Pammy
Le leggi nel nostro paese valgono soltanto per gli italiani, mentre gli islamici vengono da noi a fare quello che gli pare, in nome di un dio e di una religione che se ne infischia delle nostre leggi. La legge è legge e, come si dice, è uguale di tutti. Me ne frego di che religione sei, se non ti sta bene torna nel tuo paese a fare il prepotente e il menefreghista. Sotto un velo, come sotto una maschera o un casco, ci può essere un ladro, un criminale o un terrorista quindi, visto che siamo in Italia dove è vietato andare in giro mascherati come a carnevale, che la legge venga fatta rispettare da tutti. Basta con queste pagliacciate, con questi travestimenti macabri. Vadano a fare il carnevale 365 gioni l'anno a casa loro. Qui le mascherate nei luoghi pubblici sono proibite.
Penso che il Signor Pedrocco dovrebbe chiedere scusa a tutte le persone che erano dentro il museo il giorno che lui ha dato la possibilità alla signora con il niqab di entrare, perchè ha fatto rischiare la vita a tutti loro. Se fosse accaduto qualcosa? Ce ne sono tante di fanatiche kamikaze in giro. Io non vedo il grave errore del guardiano, ma il gravissimo errore del direttore a non far rispettare una legge. Io lo licenzierei, anzi lo metterei a fare il guardiano, all’ingresso, a stappare i biglietti e a selezionare le persone così, se continua a far entrare chi vuole, prima o poi salta in aria. E pace all'anima sua.