Pubblicato il 30/08/08 alle 09:21:03 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Megarissa tra zingari per gestire la droga
Inferno a Tor de' Cenci l'altra notte. L'allarme dato ai carabinieri da una zingara.
Rende parecchio lo spaccio di cocaina a pusher improvvisati e tossici che si riforniscono di cocaina nel campo nomadi di Tor de' Cenci, in via Pontina. E l'altra notte, all'una, è scoppiato l'inferno, tra bosniaci ma di gruppi diversi, ciascuno dei quali vuole primeggiare sull'altro: lancio di bottiglie, aggressioni a colpi di bastoni e spranghe di metallo.
Per paura che finisse a pistolettate, una nomade è corsa ad avvertire i carabinieri che sono corsi in quindici. Alla fine: nove bosniaci arrestati, di età compresa tra i 20 e i 60 anni, tutti pregiudicati e tutti ricoverati all'ospedale Sant'Eugenio, accusati di rissa e porto abusivo di armi. I militari hanno sequestrato otto mazze di legno, due spranghe metalliche e un tondino in ferro.
La compagnia di Pomezia del maggiore Germano Passafiume non è la prima volta che seda risse del genere. L'ultima volta è stata a fine maggio. I residenti non molto tempo fa hanno minacciato di scendere in strada e bloccare la Pontina se dal campo non verranno sgomberate le teste calde, denunciando rapine all'esterno di supermercati e furti in appartamento.
Mercoledì i carabinieri della stazione Tor de' Cenci, insieme al Nucleo radiomobile, hanno setacciato il territorio controllando all'alba i casolari abbandonati e le baracche a Trigoria e dintorni. Le costruzioni, tutte fatiscenti e diroccate sono spesso covo di malviventi e clandestini senza fissa dimora che vivono ai margini dei quartieri della periferia romana e sono spesso responsabili di azioni criminali e reati predatori.
Nel corso del blitz dodici persone sono state trovate senza documenti d'identità e permesso di soggiorno. Undici sono romeni con precedenti penali e nullafacenti denunciati a piede libero. La dodicesima è una ucraina di 56 anni, arrestata perché in zona, nonostante a gennaio sia stato raggiunta da un decreto di espulsione. Nel corso dei controlli sono stati rinvenuti due ciclomotori rubati e altra refurtiva provento di furti in appartamenti ed esercizi commerciali.
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Pugno duro e leggi chiare
Scritto il 30/08/08 alle 17:54:19 GMT pubblicato da giuliana
a cominciare da chi si droga. Nessuno deve essere autorizzato a detenere anche la benché minima quantità per il così detto uso personale, se non dopo aver fatto una scelta di vita ben precisa. In pratica chi sceglie di drogarsi, ed è libero di farlo, non può più godere di tanti diritti, quali la patente, la proprietà dell'auto, la patria potestà perché non è possibile attribuire responsabilità a chi è "capace di intendere e volere" solo ad intermittenza. Poi la loro razione di droga potrebbero acquistarla in farmacia con relativa ricetta medica. Rimane l'enorme problema dell'inquinamento idrico, non meno importante di quello del fumo passivo. Bisognerebbe iniziare da subito a fronteggiarlo costringendo chi si droga a bere pubblicamente le proprie urine. Potrebbe servire come deterrente nei confronti dei ragazzini?