A Portomaggiore, dopo il volantino razzista compare il burka in piazza
Pubblicato il 22/10/10 alle 21:34:46 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Nello Rega, sabato 23 ottobre alle 18 al Caffè Centrale di Portomaggiore, dove si presenta 'Diversi e Divisi' – Diario di una Convivenza con l’Islam La comparsa del volantino contro i pachistani, ha indotto la Lega Nord di Portomaggiore a stigmatizzare l'atto anonimo, prendendo le distanze da comportamenti che si prestano a strumentalizzazioni politiche, tese a banalizzare un problema particolarmente sentito dalla comunità portuense per la convivenza tra comunità diverse, che se appaiono inconciliabili, devono trovare soluzione nel confronto civile secondo le regole e nel rispetto delle leggi. Atteggiamenti buonisti e tolleranti ai limiti del comune buon senso, portano a giustificare comportamenti a volte illegali, impuniti anche se reiterati. La reazione a chi abusa contando di farla comunque franca, e questo vale solo per la minoranza di alcune etnie, ha favorito la crescita di atteggiamenti di difesa scambiati a torto per xenofobi, non solo nel nostro paese, ma in tutta Europa, dove anche le elezioni e i referendum certificano la mancanza di governo dei flussi di ingresso degli immigrati, flussi che vengono avvertiti come una invasione e colonizzazione all'inverso, alle quali non sembra esservi rimedio o difesa. A parlare del problema e delle sue implicazioni, sarà il giornalista minacciato dall’Islam Nello Rega, sabato 23 ottobre alle 18 al Caffè Centrale di Portomaggiore, dove si presenta 'Diversi e Divisi' – Diario di una Convivenza con l’Islam, il libro del giornalista Rai, pubblicato da Terra del Sole Edizioni. L’autore sarà presentato da Fabrizio Barban, direttore Rete Circoli Gianfranco Miglio e da Giovanna Stefanelli responsabile del Circolo nell'area Portuense. La presentazione, sarà preceduta dalla vestizione del burka, dove chi vorrà provare l'esperienza dell'annullamento della personalità, della negazione della dignità che si impone in alcuni paesi islamici, fermi a pratiche medievali, nei quali sembra esservi fermato il tempo.