Due anni di prigione e 100.000 dinar (1.000 euro circa) d'ammenda per non avere digiunato a fine agosto durante il ramadan
Bouchouta Fares 27 anni, è stato deferito dinanzi alla giustizia di Oum El Bouaghi, a circa 500 km al Sud-Est di Algeri, e condannato lunedì a questa pena per  “danno ad un precetto dell'islam„, secondo il giornale che non ha precisato la religione del sig. Fares.
Agendo su informazioni, la polizia della località vicina ad Ain el Beida, sono arrivati in un luogo abbandonato del centro-città alla ricerca di un gruppo di non digiunanti. Hanno avuto il tempo di scappare quasi tutti eccetto Fares che è stato in seguito messo sotto mandato d'arresto, ha riportato in un quotidiano algerino.



Per la stessa obiezione, riporta il quotidiano, il giudizio differisce da un tribunale all'altro.
Due cristiani che non hanno digiunato erano stati liberati il 5 ottobre ad Ain el Hammam nell'est algerino mentre il procuratore aveva richiesto tre anni di prigione ferma. Un giudice di questo tribunale della kabylia aveva pronunciato un non luogo a procedere poiché “nessun articolo (di legge) prevede persecuzione„ nel caso d'inosservanza del digiuno durante il ramadan. Un altro processo è previsto l'8 novembre nella regione di Akbou, nella piccola Kabylia, contro nove musulmani che non hanno digiunanto. L'islam è religione di Stato in Algeria.

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