Pubblicato il 13/11/10 alle 21:20:50 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Bersani è il primo nel Mondo a teorizzare che un Primo Ministro possa essere mandato a casa con una raccolta di firme Pensavamo che con i post-it avessero raggiunto il top, il culmine del ridicolo. E ci sbagliavamo, di grosso. L’ultima l’ha raccontata Pierluigi Bersani in persona, Segretario del maggior partito (si suppone) della sinistra italiana: mandare a casa Berlusconi. E fin qui, niente di nuovo, essendo questo l’unico punto programmatico stabile dei progressisti dal 1994 ad oggi.
La novità sta nel modo con cui il Pd si ripropone di portare a termine quella che è diventata una vera e propria missione: con una raccolta di firme. Avete capito bene.
Già li vediamo i gazebo e le bancarelle con orde umane a firmare appelli perché il Cavaliere se ne vada. Torna il popolo delle primarie, finalmente. Gazebo pieni ed urne desolatamente vuote, come sempre. Fa ridere che Bersani, così solerte nel parlare di immagine internazionale dell’Italia screditata, di anomalia berlusconiana, di condotta politica risibile, sia il primo nel Mondo a teorizzare che un Primo Ministro possa essere mandato a casa con una raccolta di firme. Come se si trattasse di un comitato civico che chiede una panchina in più nel parco sottocasa. Ecco la politica della serietà portata avanti dall’opposizione italiana.
Se la maggioranza non sta bene, dall’altra parte si è in coma. Se le uniche armi per dare o tentare di dare il colpo di grazia a Silvio Berlusconi sono un paio di zoccole, l’impeachment per Bondi colpevole di un crollo di un ambiente chiuso da anni al pubblico a Pompei e una petizione popolare, il Cavaliere può dormire sonni più che tranquilli. Se l’alternativa al suo Governo è Bersani con i suoi gazebo, significa che stiamo andando proprio a puttane. In tutti i sensi.