Pubblicato il 16/11/10 alle 20:33:55 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Gli operatori, molto interessati ai consumatori musulmani scoprono la certificazione Halal Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. Nel caso specifico, la montagna è costituita dagli imprenditori che operano nel settore alimentare che vorrebbero incrementare il business nei mercati con forte presenza di consumatori di fede islamica. La condizione necessaria per farsi aprire le porte di questo mondo si trova nella certificazione Halal, una sorta di via libera religioso per i prodotti alimentari.
Ed è proprio partendo da questo presupposto che Unionalimentari-Confapi ha organizzato per oggi alle 14, nella sede di Apindustria Vicenza, il seminario "La certificazione Halal per i prodotti alimentari italiani", rivolto appunto alle aziende che operano nel settore agroalimentare. «Il seminario sarà tenuto da esperti di Halal Italia - si legge nell nota congiunta diffusa da Unionalimentari e Halal Italia - l'ente italiano per la certificazione islamica, e della Coreis (Comunità religiosa islamica) italiana che ha ottenuto il riconoscimento delle istituzioni in virtù della "Convenzione interministeriale di sostegno all'iniziativa Halal Italia" sottoscritta dai ministeri italiani degli Esteri, dello Sviluppo economico, della Salute e delle Politiche agricole, costituendo un marchio di qualità, valido sul territorio nazionale ed estero, per i prodotti agroalimentari, cosmetici e farmaceutici». Il seminario prevede due sezioni: "Il lecito dell'Islam, principi e applicazioni nel settore alimentare" e "L'Halal nel mondo: nuovi orizzonti per le imprese italiane". «L'obiettivo sarà di formare i discenti sui criteri etico-religiosi che regolano le prescrizioni islamiche in materia di alimentazione Halal e di approfondire le modalità di rilascio delle certificazioni Halal italiane». «Ma non solo - prosegue la nota -. Verranno forniti supporto e consulenza per la promozione commerciale dei prodotti certificati Halal sia nel mercato islamico sia in quello interno dove il numero dei potenziali consumatori di prodotti Halal è in costante crescita. Basti pensare che il volume di affari dei prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici conformi ai dettami del Corano in Italia è di 5 miliardi di euro, in Europa è di 54, nel mondo di circa 500». «La certificazione Halal è uno strumento essenziale per permettere alle eccellenze del Made in Italy di raggiungere i mercati a maggioranza islamica la cui importanza dal punto di vista economico è sempre più rilevante - afferma il presidente di Unionalimentari, Renato Bonaglia -. Il seminario rientra nel supporto all'export alle aziende aderenti».
«Attraverso la collaborazione con Unionalimentari - sostiene Hamid Distefano, amministratore delegato di Halal Italia - ci poniamo l'obiettivo di sviluppare anche sul territorio nazionale le potenzialità del mercato halal come ponte per l'integrazione della comunità islamica in Italia».
Il made in Italy formato Islam | 1 commento | Registrati
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Tutti i tentativi
Scritto il 17/11/10 alle 10:20:05 GMT pubblicato da giuliana
di compiacere i musulmani mi fanno schifo. Abbiamo una legge che dovrebbe proteggere gli animali anche negli ultimi momenti della vita evitando loro ogni sofferenza inutile. Con la macellazione halal le nostre leggi vengono disattese. Invece di protestare contro coloro che non vogliono rispettare le nostre leggi, ci si accorda con loro pur di fare affari. E' ripugnante. Se la motivazione religiosa permette di eludere la legge o di creare eccezioni, siamo ancora uno stato laico?