Pubblicato il 15/12/10 alle 00:14:54 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
il fratello di lei lo scopre e li uccide. Reo confesso l'omicida Ankara, 14 dic. - (Adnkronos/Aki) - I matrimoni tra musulmani e cristiani restano un tabù in Turchia, per i membri di entrambe le comunità. Lo prova la vicenda che ha visto protagonista due sposi, lui di fede islamica lei cristiano- siriaca, uccisi dal fratello di lei, reo confesso. I due, Zekeriya Vural di 29 anni e la moglie Sonay Ogmen di 26, si erano conosciuti nel Gran Bazar di Istanbul, dove le loro famiglie gestiscono due gioiellerie confinanti. Il loro corpi sono stati ritrovati senza vita in auto nel distretto di Fatih, solo dieci giorni dopo il matrimonio segreto.
A freddarli, un colpo di pistola alla nuca, sparato da un passeggero sul sedile posteriore. Le indagini si sono subito concentrate sui familiari della coppia e il cerchio si è presto stretto intorno al fratello di lei, Gunay. Come riportano questa mattina dalle agenzie locali, il giovane ha confessato domenica. "Non volevamo queste nozze", ha detto. "Li ho incontrati in un caffè per cercare di convincerli, ma Zekeriya mi ha detto: 'Ormai è fatta, ci siamo sposati'. Siamo entrati in macchina e li ho ammazzati". Diversa la versione della famiglia dello sposo.
"Il fratello di Sonay li ha invitati a cena, ma era una trappola. I familiari di lei non volevano che si sposassero perché lui è musulmano, ma Sonay li aveva avvertiti che voleva vivere la sua vita", ha detto uno zio di Zekeriya.
Circa il 99 per cento della popolazione turca è di fede musulmana, i cristiani siriaci che vivono nel paese sono circa 30mila, divisi tra cattolici e ortodossi.