Il nuovo volto del terrorismo islamico: l'attentatore ''fai da te''
Pubblicato il 30/12/10 alle 10:51:36 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Cosa si può fare per neutralizzare questi terroristi della porta accanto? Il fallito attentato al giornale danese che aveva pubblicato le vignette su Maometto rivela, ancora una volta, dopo casi simili in mezzo Occidente (dai Paesi Bassi, alla Gran Bretagna, agli Stati Uniti) il nuovo volto del terrorismo islamico. Non più operazioni pianificate con cura in qualche grotta afgana dai vertici di Al Qaeda e nemmeno operazioni volute da qualche organizzazione fondamentalista in Nord Africa, nella Penisola Araba o in Somalia, bensì gruppi spontanei, diremmo “fai da te”, che decidono di agire per “vendicare l’onore dei musulmani” o cose simili.
Anche questa volta, stando alle prime informazioni, ci troviamo di fronte a musulmani immigrati nei Paesi (o in zone confinanti) che avevano deciso di colpire. Gente che si è formata come terrorista, grazie alla rete fondamentalista che dilaga sul web. Gente che magari non dispone di grandi e sofisticati mezzi ma che può fare molto male. A meno che, vista la presenza di maghrebini tra gli arrestati non si ipotizzino contatti con il salafiti di Al Qaeda nel Maghreb (ma si tratterebbe, comunque di contatti molto mediati).
Cosa si può fare per neutralizzare questi terroristi della porta accanto? Bisogna che le varie polizie e i servizi segreti conducano, come è stato fatto in questo e in altri casi, controlli attenti, puntuali e costanti nei confronti di tutti quegli elementi che danno adito a sospetti, anche se, e questa è la contraddizione, possono apparire integrati e insospettabili. Fino ad ora è andata bene.