Egitto, scontri tra copti e polizia dopo esplosione Capodanno
Pubblicato il 03/01/11 alle 10:07:09 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Centinaia di appartenenti alla minoranza cristiana più consistente d'Egitto hanno protestato al Cairo e ad Alessandria CAIRO (Reuters) - Alcuni cristiani copti hanno ingaggiato scontri con la polizia ieri, chiedendo maggiore protezione per i cristiani d'Egitto dopo la bomba esplosa a Capodanno davanti ad una chiesa che ha causato la morte di 21 persone.
Centinaia di appartenenti alla minoranza cristiana più consistente d'Egitto hanno protestato al Cairo e ad Alessandria, la città dove il presunto attentatore suicida si è fatto esplodere durante la messa di mezzanotte.
Una fonte della sicurezza ha detto che sette persone sono state arrestate in merito alla bomba, che ha causato anche il ferimento di 97 persone, mentre altre 10 sono state rilasciate.
Davanti alla Cattedrale di San Marco, sede del Cairo del papa ortodosso Shenuda, centinaia di giovani copti hanno ingaggiato degli scontri con la polizia quando hanno invaso le strade per chiedere maggiore protezione.
La protesta è proseguita nella notte, con la folla tenuta a bada da un cordone di polizia in assetto antisommossa. Un esponente della chiesa ha cercato di calmare i manifestanti, senza successo.
"Polizia, sei con noi o con loro?", hanno gridato i manifestanti. "Voi del governo siete dei codardi".
"Papa Shenuda, non preoccuparti. Siamo giovani, ti proteggeremo con il nostro sangue", hanno gridato gli uomini, molti dei quali imbracciavano una croce di legno improvvisata.
"Rivoluzione, rivoluzione in Egitto, in tutte le chiese d'Egitto", hanno poi gridato i manifestanti.
In precedenza, alcuni cristiani avevano protestato contro i funzionari del governo che si erano recati nella cattedrale del Cairo per offrire le proprie condoglianze: "Dov'è lei, ministro degli Interni, quando uccidono i nostri fratelli davanti ai suoi occhi?", hanno gridato alcuni dei cristiani presenti, che hanno successivamente lanciato pietre contro la macchina del ministro, come riferiscono alcuni testimoni.
Papa Benedetto XVI ha condannato l'attentato, definendolo "un gesto vile".
Funzionari egiziani hanno parlato di "elementi stranieri" dietro l'esplosione, che sembra essere stata opera di un attentatore suicida.
Un gruppo iracheno collegato ad al Qaeda aveva minacciato a novembre attentati contro la chiesa copta egiziana. Dopo l'esplosione, su un sito islamico, è comparso questo messaggio: "Questa è la prima goccia di una pioggia torrenziale, consegnateci i nostri prigionieri e convertitevi all'Islam". Sul sito, però, non si fa riferimento ad alcun gruppo in particolare.