Pubblicato il 04/02/11 alle 12:14:54 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Contribuiscono alla criminalità e sono «zavorra fiscale». Ma hanno diritto al voto e non portano via il lavoro MILANO - Gli italiani sono scettici nei confronti dell'immigrazione. Più della metà teme che la presenza di stranieri contribuisca all'aumento della criminalità, e non fa distinzione in questo tra regolari e clandestini. Come avviene negli Stati Uniti e in Spagna, anche se in misura minore, la maggioranza degli italiani ritiene inoltre che gli stranieri rappresentino una «zavorra fiscale», traendo più benefici in termini di servizi sanitari e sociali rispetto al loro contributo in tasse. Allo stesso tempo però, più la metà degli italiani è favorevole a concedere il diritto di voto ai regolari e il 65% guarda con ottimismo alle seconde generazioni e al loro livello di integrazione.
LAVORO, POCHE PAURE - Non solo: due connazionali su tre non credono che gli immigrati portino via il lavoro ed è anche politicamente maturata ormai da tempo la consapevolezza dell’esistenza di una significativa richiesta di mano d'opera immigrata. È questa la fotografia scattata dal rapporto «Transatlantic Trends: Immigration 2010», presentato a Roma. Curato dall'Istituto Affari Internazionali e realizzato dal German Marshall Fund degli Stati Uniti e dalla Compagnia di San Paolo, insieme ad altri partner, lo studio mostra come stia cambiando l'atteggiamento di nordamericani ed europei nei confronti dell'immigrazione e in che misura le posizioni dei partiti sull'immigrazione influenzano le intenzioni di voto.
L'ITALIA - Negli otto Paesi analizzati (Stati Uniti, Canada, Francia, Spagna, Italia, Olanda, Gran Bretagna e Germania) è stato intervistato un campione casuale di mille intervistati dai 18 anni in su. In tutti gli Stati presi in esame l'immigrazione è ancora considerata come un problema piuttosto che come una opportunità. Il 56% degli italiani ritiene che gli immigrati regolari contribuiscano all’aumento della criminalità e i numeri cambiano poco se si parla di clandestini (57%). Quanto ai musulmani, però, il nostro Paese si mostra meno «preoccupato» di altri e il 37% degli intervistati afferma che gli stranieri di religione islamica sono «bene o molto bene integrati». [...]