Extra-comunitari, un permesso unico per vivere e lavorare nell'UE
Pubblicato il 08/02/11 alle 12:17:26 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Definite le linee guida per il rilascio del permesso unico ai cittadini dei Paesi terzi che desiderano lavorare e soggiornare nell'UE La proposta di direttiva, rigettata lo scorso dicembre dagli europarlamentari a causa di alcuni disaccordi sulla richiesta di documenti aggiuntivi, è stata riesaminata la settimana scorsa dal Comitato per le libertà civili.
La proposta definisce:
* una sola procedura per il rilascio di un permesso unico, che consente ai cittadini di Paesi terzi di soggiornare e lavorare nel territorio di uno Stato membro, * diritti comuni per i lavoratori di Paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro.
L'obiettivo della direttiva è garantire ai lavoratori extra-comunitari i medesimi diritti dei cittadini europei in merito a:
* a) le condizioni di lavoro (retribuzione, licenziamento, salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ecc.), * b) la libertà di associazione, adesione e partecipazione ad organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o altre organizzazioni professionali di categoria, * c) l'istruzione e la formazione professionale, * d) il riconoscimento di diplomi, certificati e altre qualifiche professionali, * e) la sicurezza sociale, * f) i diritti pensionistici, * g) le agevolazioni fiscali, * h) l'accesso a beni e servizi a disposizione del pubblico (assistenza fornita dai centri per l’impiego, alloggio ecc.).
La direttiva non si applica ai lavoratori stagionali, ai rifugiati, ai soggiornanti di lungo periodo e a coloro che entrano in uno Stato membro sulla base di impegni previsti da un accordo internazionale.
L'emendamento relativo alla richiesta di documenti aggiuntivi è stato abolito, ma ogni Stato membro potrà definire le condizioni per la richiesta, il rinnovamento e l'annullamento del permesso. Inoltre ,potranno essere richieste ai cittadini dei Paesi terzi informazioni addizionali per l'accesso ai servizi di istruzione e formazione, all'assistenza abitativa pubblica, agli assegni scolastici e alle borse di studio.
La proposta dovrà essere ora sottoposta al voto plenario.