Pubblicato il 26/04/11 alle 19:15:39 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Ecco il vero motivo della violenta opposizione alla riforma della prescrizione Volete sapere qual è il vero (vero!) motivo della strenua opposizione parlamentare del centrosinistra (e soprattutto della categoria dei magistrati) al cosiddetto «processo breve», cioè alla riforma della prescrizione che la Camera dei deputati ha approvato tra mille polemiche il 13 aprile, e che passerà alla valutazione del Senato nella seconda metà di maggio? Certo, direte voi: il fatto che Silvio Berlusconi, incensurato, sarebbe tra i beneficiari del taglio di sei mesi alla prescrizione nel processo Mills, dov’è imputato per corruzione giudiziaria, e che si prescriverà dal prossimo luglio invece che dal febbraio 2012. Sì, c’è anche questo: ma non è il motivo vero. Ed è falso che i grandi processi tipo strage di Viareggio o per il terremoto dell’Aquila subiranno tagli significativi nei limiti temporali: se passerà il processo breve, il primo dovrà finire entro il novembre 2032 (oggi entro il giugno 2034), il secondo entro l’aprile 2044 (oggi entro l’ottobre 2046). No, il vero motivo dell’opposizione del centrosinistra e dei magistrati è un altro. La riforma prevede che in ogni grado del procedimento debbano essere rispettati rigorosamente determinati tempi per ogni tipo di reato. Se questo non accade, il procuratore dovrà darne immediata segnalazione al ministero della Giustizia e alla procura generale della Cassazione, cioè ai due soggetti titolari dell’azione disciplinare nei confronti del magistrato. Quindi si potranno adottare misure correttive e, nel caso, anche sanzioni contro quegli uffici che ripetutamente dimostrino di lavorare a rilento. Insomma, sarebbe una prima forma di responsabilizzazione, quanto meno sui tempi. Ecco svelato l’arcano: contro questo tipo di controllo, i magistrati, si batteranno fino alla fine…