Deposizione spontanea di un’altra prostituta uruguaiana, presente al comando


Intanto, un’altra verità è venuta a galla rispetto a un episodio accaduto quest’estate e sul quale i giornali ricamarono sulle forze dell’ordine di Parma e sul suo sindaco il vestito di razzisti.

Sempre il quotidiano Repubblica (che ha da poco aperto in città la sua redazione) aveva pubblicato l’8 agosto la fotografia di una lucciola nigeriana riversa e seminuda nella cella di sicurezza dei vigili dopo un’operazione antiprostituzione.
Il sindaco Vignali aveva, da subito, parlato di bluff mediatico, ma il caso aveva suscitato clamore e l’immagine aveva fatto il giro del mondo.

Il 3 ottobre la Gazzetta di Parma ha pubblicato la deposizione spontanea di un’altra prostituta uruguaiana, presente al comando in quel momento, che ha testimoniato come la nigeriana non avesse affatto subito maltrattamenti né fosse stata gettata a terra dagli agenti. «Nessuno l’ha toccata con un dito. Anzi, erano loro che avevano la divisa scomposta per il comportamento della donna che alternava la violenza al finto svenimento». La donna sudamericana ha anche affermato che dei giornalisti le avrebbero chiesto di dichiarare «di essere stata rinchiusa in una cella di sicurezza per quattro ore». Il Comune – che ha, tra l’altro, avviato dall’inizio dell’anno un progetto di recupero che finora ha tolto dalla strada oltre 70 squillo – ha sporto denuncia contro ignoti.

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