Pubblicato il 26/05/11 alle 12:14:19 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
I “compagni che sbagliano” dei Berlinguer, dei Napolitano, degli Occhetto, dei D’Alema e dei Bersani, ci hanno per anni ed anni allietato con delitti ed assassinii, in primis quello di Aldo Moro [...] Non mi risulta che in altri Paesi europei il capo del maggior Partito sia stato trattato allo stesso modo. Così come, a seguito di certi discorsi fatti su certi palchi sindacali che denunciavano un attentato ai diritti dei “lavoratori”, cellule brigatiste altrimenti dormienti, si siano giustappunto risvegliate e abbiano pistolettato giuslavoristi del calibro di D’Antona e Biagi: neanche questo è accaduto nel resto d’Europa.
Laonde evincevo che se invece gli italianuzzi fossero stati “liberati” dall’Armata Rossa e avessero beneficiato, come Ungheria, Bulgaria eccetera, dei fasti del socialismo reale, non avremmo mai goduto, perché opportunamente vaccinati, degli edificanti episodi suesposti e ancora della presenza nazionale dei Ferrero, dei Diliberto del “busone” (l’ha detto Grillo, e Grillo come si sa dice sempre la verità) Vendola, dei D’Alema, dei Bersani eccetera: insomma di tutti quelli che allora come ora, magari alcuni in maniera più discreta e in privato, stanno ancora col pugno chiuso, canticchiando in bagno ”Bandiera Rossa” e sognando luminose Dittature del Proletariato.
Così la mia amata Milano non ha mai goduto di amministrazioni veramente di sinistra (altro che la Milano da Bere di Craxi e Pillitteri), guidate da ossimori viventi come il Pisapia, ricco rampollo, eppur comunista, di una importante famiglia meneghina.
Credo perciò che sia l’ora che anche i miei ex concittadini milanesi passino il loro morbillo comunistico e sperimentino i fasti di una amministrazione ostaggio di centri sociali e di comunisti veraci. Sarà molto istruttivo, ad esempio, per quei milanesi che si lamentano dell’Ecopass, la tassa che si paga, come a Londra, per entrare nel Centro Storico, introdotta dalla perfida Moratti anche per limitare l’inquinamento, vedersela, come da programma elettorale dell’ottimo Pisapia, raddoppiata.
Sarà istruttivo, per i milanesi, vedere l’effetto che fa, parafrasando una canzone di Jannacci, convivere con una moschea ed un centro di indottrinamento islamista nel proprio quartiere o con una new town costruita a loro spese per i Rom. E sarà per loro molto istruttivo votare per le prossime amministrative insieme a immigrati che pur non hanno l’italica cittadinanza, come annunciato nel 1988 al signor Mazzarelli di Firenze da un suo vecchio amico, dirigente comunista, che gli rivelava il programma del Pci, poi Pds-Ds-Pd, consistente già allora nel favorire l’ingresso in Italia di grandi masse di immigrati allo scopo di “rilanciare la lotta di classe e disarti colare l'Occidente e la Chiesa cattolica»”. Pisapia, obbediente, vuole giustamente perseguire l’illuminato programma almeno a livello metropolitano. Ne saranno felici, immagino, anche nelle redazioni de l’Avvenire e di Famiglia Cristiana.
Sarà anche istruttivo per i milanesi che mai hanno passato il morbillo comunistico, vedere come la Giunta Pisapia gestirà l’Expo: verrà sicuramente dotata dei programmati “Rifugi anti-noia” e di "Stanze per il buco", dove magari i giovani dei Centri Sociali di tutto il mondo, in visita all’importante manifestazione, potranno tirarsi su facendosi un buchetto di eroina o assumendo benefico ecstasy in santa pace.
La trasmissione “Exit” del 18 c.m., mostrava con ampio rilievo le manifestazioni di giubilo, nel centro di Milano, del colorato, “anarchiste” popolo di Pisapia. L’inno condiviso da tali festose folle, era il famoso, partigiano “Bella ciao”, tanto per dire della mancanza di retorica che contraddistingue il suo elettorato.
Alors, chers citoyens de Milan, encore un effort et vous pouvez jouir de la liberté anticapitaliste, antiberlusconienne et antimorattienne depuis si longtemps rêvé.