Pubblicato il 27/05/11 alle 16:50:10 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
L'unità è il segreto della vittoria contro paesi ex colonialisti TEHERAN – Il presidente della Repubblica islamica Mahmoud Ahmadinejad ha affermato che i colonialisti e gli schiavisti di ieri, oggi stanno tentando nuovamente di prendere in mano il controllo dell’Africa e che l’unico modo per vincerli è “l’unità delle nazioni africane”. Secondo l’agenzia IRNA, Ahmadinejad che giovedì sera ha ricevuto la visita degli ambasciatori e dei responsabili delle rappresentanze dei paesi africani ha spiegato che a condizione che i governi africani sappiano cooperare, la mano dei saccheggiatori di risorse e materie prime verrà accorciata dall’Africa e questo Continente, diverrà una grande realtà politica del mondo che agirà a favore della giustizia, della fratellanza e della pace. Nell’incontro, tenutosi in occasione della giornata mondiale dell’Africa, Ahmadinejad ha definito la giornata dell’Africa la giornata della resistenza dei popoli e dei grandi leader politici dell’Africa.
Ahmadinejad ad Obama: finira' come Bush nella pattumiera della storia, basta inganno, oggi il mondo vuole giustizia
Il presidente della Repubblica Islamica Mahmoud Ahmadinejad ha criticato i discorsi “fuorvianti” del presidente degli Stati Uniti negli ultimi giorni. Ahmadinejad che parlava stamane alle cerimonie di inaugurazione di tre progetti idrici nella regione di Qom ha ricordato: “Questo signore(Obama) fa discorsi di questo tipo: nei primi 20 minuti ripete slogan sulla difesa dei diritti dei popoli ma poi nei successivi 20 minuti si mette a minacciare i popoli con grande delicatezza”.
Ahmadinejad ha proseguito: “Grazie a Dio e con il risveglio dei popoli, e con il cammino generale dei popoli verso Dio, anche questa volta gli imperialisti mancheranno il loro obbiettivo ed il successore di Bush, finirà nel dimenticatoio della storia, ancor più umiliato del suo predecessor Bush”.
Facendo un paragone tra l’attuale presidente Usa ed il suo predecessore, Ahmadinejad ha affermato: “Quello di prima arrivò con il bastone, gli aerei, le bombe e le sanzioni per combattere contro la rivoluzione islamica, ma finì nella pattumiera della storia. La pedina arrivata oggi ha con sè sia la pistola che il sorriso: da una parte sorride e da una parte minaccia; apparentemente sostiene i diritti dei popoli ma poi è il primo a minacciarli; usa tutto il potere militare, politico ed economico contro i popoli ma pretende di essere anche portabandiera della difesa dei loro diritti”.
Il presidente iraniano, ha ricordato che oggi il popolo iraniano e gli altri popoli della terra pretendono giustizia, libertà, verità e la scomparsa del regime sionista nei propri slogan. Ahmadinejad ha concluso ricordando che nella situazione attuale tutti i popoli devono stare attenti a coloro che “buttati fuori dalla porta, tentano di rientrare dalla finestra” e che i popoli corrono il rischio di cadere “dalla padella nella brace”. Ahmadinejad ha definito “salvare il regime sionista” il principale obbiettivo degli Stati Uniti nella regione spiegando che fino a quando esisterà una entità sionista su una sola zolla di terra palestinese, questa sarà come un cancro ed una minaccia per la pace e la stabilità della regione.