Violentata dal marito, lo fa arrestare. Entrambi sono marocchini
Pubblicato il 26/11/08 alle 00:20:16 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Le spegneva le sigarette sulla pelle come fosse niente, la picchiava, la violentava, una volta le ha rovesciato l´olio caldo sulle gambe provocandole ustioni.
L´inferno dentro casa, una prigione lunga cinque anni. Botte a lei e a sua figlia che nemmeno è stata mandata all´asilo perché certi lividi parlano più delle denunce. Certi giorni lei è stata chiusa in casa, costretta a inventare scuse per non presentarsi al lavoro perché aveva tatuati addosso i segni delle mani di suo marito. Lei marocchina l´ha sposato a vent´anni e non per amore, ma perché costretta dalla famiglia. Lui, stesso paese, di tre anni più grande (oggi ne ha ventotto), uno con precedenti penali, è stato arrestato ieri dai carabinieri soltanto grazie al coraggio di lei che con un occhio nero e dopo l´ennesima aggressione davanti alla figlia si è presentata in una caserma dell´Arma per raccontare la sua privatissima storia di un matrimonio. Ma per una che dice basta, ci sono avvolti nel silenzio e nella paura molti altri tormenti di donne che subiscono e tacciono. Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, sabato a Firenze ci sarà un corteo che partirà alle 9,30 da piazza San Marco per arrivare alle 11,30 in piazza Santissima Annunziata dove Barbara Spinelli (Rete Femminista e autrice del libro «Femminicidio») terrà una lezione pubblica su: «Femminicidio. Che cos´è? Perché riguarda tutte e tutti?».