Pubblicato il 26/11/08 alle 00:28:03 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Aggredito da sei albanesi perchè difende un cliente
Il quarantenne lavorava come volontario nel locale pubblico che si trova alla stazione. Ha cercato di proteggere un giovane finito nel mirino della banda: è stato preso a calci in faccia
CAMPOSAMPIERO. Un trentanovenne è stato pestato a sangue da un gruppo di sei albanesi ubriachi mentre tentava di separarli da un giovane che gli stranieri avevano preso di mira. All’ospedale, con l’orbita oculare sfondata e vari ematomi, è finito Tiziano G., operaio in una ditta di lampadari. L’uomo è stato operato d’urgenza all’occhio sinistro; fra due settimane dovrà essere sottoposto ad un altro intervento chirurgico. Il gravissimo episodio è accaduto domenica notte nel parcheggio del Rosti, il bar della stazione di Camposampiero dove Tiziano domenica scorsa stava dando una mano a titolo di volontariato in occasione della Festa dello Spritz. Ma solo ieri gli amici hanno deciso di rendere noti i fatti, passati incredibilmente sotto totale silenzio.
Era quasi mezzanotte di domenica scorsa quando un gruppo di albanesi ha cominciato a litigare con un giovane all’interno del Rosti. «Sono andato a dividerli», ricorda Tiziano dal suo letto di ospedale, gli occhi neri, il volto tumefatto. Poi li avrebbe anche invitati a litigare fuori dal locale. Il gruppo di albanesi è uscito, cosa che il giovane importunato non ha avuto il coraggio di fare. Così ad accompagnarlo all’auto sarebbe stato proprio il barista. «Ma una volta fuori è partito il secondo attacco - continua Tiziano - ho visto chiaramente che hanno cominciato a dargli schiaffi in faccia. Non sopporto queste aggressioni, li ho raggiunti e mi sono messo fisicamente in mezzo per dividerli, ma sono stato accerchiato». Ne è nato un parapiglia e Tiziano si è ritrovato steso a terra alla mercè degli albanesi, che lo colpivano con calci e pugni.
In sei contro uno, a soccombere è stato il trentanovenne nonostante la stazza: Tiziano, infatti, è alto 1,87 e pesa quasi un quintale. Il gruppo di stranieri, del resto, era reso ancor più violento dall’alcol ingurgitato. «Mi sono saltati addosso, non sono più riuscito a difendermi - dice Tiziano - Hanno cominciato a darmi calci in faccia, uno mi ha preso l’occhio sinistro. Oltre al dolore lancinante ho cominciato ad avere un senso di vertigine». Fortunatamente le urla di Tiziano hanno richiamato l’attenzione di qualcuno. «Non ricordo con esattezza cosa sia accaduto. So che una persona è venuta a prendermi e mi ha portato nel bagno dei dipendenti del locale, poi mi ha accompagnato al pronto soccorso di Camposampiero».
Il mattino successivo all’alba Tiziano è stato trasportato a Cittadella per essere operato d’urgenza in quanto rischiava seriamente la perdita dell’occhio sinistro. Una lunga operazione glielo ha salvato, ma l’occhio non avrà più la piena funzionalità. «Si vedrà nel tempo. Per il momento so che fra meno di un mese dovrò affrontare un’altra operazione per la ricostruzione dell’ossatura del volto frantumata dai calci. E’ stato un pestaggio scientifico». Per il momento l’aggredito non ha ancora sporto denuncia, che comunque viene fatta d’ufficio dai carabinieri, chiamati sul posto la stessa sera di domenica. «I carabinieri sono arrivati quando qualcuno ha telefonato per avvertire, comunque sempre troppo tardi - dichiara il padre di Tiziano - a quanto si dice dovrebbero averne fermati due, è tutto quello che sappiamo perché da noi genitori non si sono fatti mai vivi».