Voto unanime, no alla Dogana e a qualsiasi altro posto nel territorio del capoluogo. Il Pdl: «Ma dall’anno prossimo si cambia»

TREVISO — Solo una sfortunata coincidenza o era tutto previsto sin dall’inizio? Resta il fatto che la concomitanza fra l’Home Festival e il Ramadan chiude definitivamente la porta in faccia alla comunità islamica del Bangladesh che aveva chiesto l’area per festeggiare la fine del mese di digiuno. La giunta di Treviso ieri ha detto no, alla Dogana e a qualsiasi altro posto nel territorio del capoluogo. E così quella che doveva essere la storica apertura leghista all’Islam è un ennesimo divieto di riunione. Ha vinto la linea dura della Lega, ma al suo interno emergono le contraddizioni: al no fermo del sindaco e segretario Gobbo si accompagnano i «no-ma» dei padani moderati. Il Pdl, che aveva annunciato posizioni più aperte, si è assestato sulla posizione maggioritaria, ma annunciando un’iniziativa per trovare soluzioni che limitino, in futuro, la negazione delle aree per la preghiera.

Ieri pomeriggio da Ca’ Sugana la decisione è arrivata con una comunicazione ufficiale. La giunta riunita ha deliberato di non concedere l’area della Dogana a San Giuseppe «in quanto non compatibile con la manifestazione, già prevista e con la tempistica per la realizzazione della stessa, sentiti, per questo, anche gli organizzatori dell’evento musicale. [...]

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