Pubblicato il 12/09/11 alle 14:11:00 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
L’Iran dice no ai mondiali di pesi. Dopo il calcio olimpico a giugno, un altro forfait in nome dello hijab Teheran - Il mondo è pieno di pervertiti: c’è persino chi si eccita con i gomiti e le ginocchia delle donne. Articolazioni belle toste, non come quelle flessuose delle saltatrici, perché si parla di sollevatrici di pesi.
Ebbene, secondo la federazione iraniana di sollevamento pesi, alle atlete dello stato teocratico, Allah vieta di scoprire gomiti e ginocchia. E poiché la federazione mondiale invece pretende che braccia e gambe siano parzialmente scoperte (al netto di calzettori, guanti, maniche, calzoncini, ginocchiere e gomitiere), le atlete saranno costrette a disertare tutti gli appuntamenti internazionali. Ovviamente non per una loro scelta, ma perché qualche presunto interprete (quasi sempre maschio) della volontà divina ha deciso così.
Dopo il calcio, il sollevamento pesi. L’Iran si tira ancora una volta indietro quando c’è di mezzo lo sport femminile.
A giugno c’era stato il caso delle ragazze della nazionale di calcio che disputavano le qualificazioni olimpiche dell’Asia. Avevano visto svanire il loro sogno di Londra 2012 per una sconfitta per 3-0 a tavolino contro la Giordania decretata a causa delle loro tenute di gioco che le ricoprivano completamente. Uso contrario ai regolamenti della Fifa secondo cui nessun paese può far giocare le sue calciatrici «secondo l’abbigliamento islamico», visto che, a norma di regolamento, «il collo e le orecchie devono rimanere scoperte».
L’arbitro aveva invitato le ragazze iraniane a cambiarsi adottando una tenuta da gioco più consona alle regole, ma al rifiuto dei dirigenti la partita non era neppure cominciata, e ad intenerire l’arbitro ed il commissario di campo non erano serviti i pianti disperati delle ragazze inginocchiate su una bandiera iraniana stesa sul terreno del gioco.