Pubblicato il 23/09/11 alle 15:13:05 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Decapitata, mutilata delle braccia, e senza pelle Il corpo di Zainab al-Hosni, una ragazza siriana di 18 anni è stato trovato decapitato, mutilato delle braccia, e senza pelle dai suoi parenti a Homs, una delle citta' nel centro della Siria prese di mira dall'esercito di Damasco durante le proteste contro il regime di Bashar al-Assad.
Da marzo 103 morti in carcere Lo denuncia Amnesty International che sottolinea come questo ritrovamento rappresenti una prova dell'estrema brutalita' utilizzata dalle forze siriane nei confronti dei manifestanti arrestati. Con l'uccisione di Zainab al-Hosni sale a 103 il numero delle persone morte in carcere dallo scorso marzo, quando sono iniziate le proteste contro il regime. Tutti i corpi ritrovati mostrano segni di percosse e colpi di arma da fuoco.
Amnesty International: un caso shock Per Philip Luther, vice direttore di Amnesty International per il Medioriente e il nord Africa "se verra' confermato che Zainab era agli arresti quando e' morta, questo rappresenta il caso piu' grave di decesso in carcere che abbiamo visto fino ad ora. Abbiamo notizia di altri casi di manifestanti i cui corpi sono stati riconsegnati alle famiglie mutilati durante gli ultimi mesi, ma questo e' particolarmente shockante''.
Ucciso anche il fratello ll cadavere della ragazza e' stato scoperto dalla famiglia il 13 settembre scorso durante l'identificazione, in un ospedale militare, del corpo del fratello Mohammad, anche lui arrestato, torturato e ucciso mentre era in carcere. Zainab al-Hosni era stata arrestata dagli uomini della sicurezza siriana il 27 luglio scorso, probabilmente per cercare di convincere il fratello, l'attivista Mohammad Deeb al-Hosni - uno degli organizzatore delle proteste a Homs - a consegnarsi agli agenti. Dopo l'arresto di Zainab a luglio, l'uomo era stato contattato al telefono dai suoi rapitori, che gli avrebbero detto che, se lui avesse smesso di organizzare attività anti regime, la sorella sarebbe stata rilasciata.
La versione ufficiale Alla madre dei due giovani, prima di ritirare i cadaveri dei figli, è stato fatto firmare un documento in cui dichiarava che Zainab e Mohammed erano stati rapiti e uccisi da bande armate.