Pubblicato il 02/12/11 alle 12:51:03 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Disposizioni fondate sulla difesa di non meglio precisati "diritti riproduttivi e sessuali" Il Parlamento europeo voterà oggi la "Risoluzione B7-0615/2011, sulla lotta contro l'AIDS nell'Unione Europea e nei paesi limitrofi", un disegno di legge che praticamente imporrà ai Paesi membri di garantire il "diritto" all'aborto, come parte del sistema sanitario nazionale.
Alcune disposizioni di questa Risoluzione sono perfettamente condivisibili, in quanto cercano di arginare l'epidemia di AIDS che colpisce il nostro continente. Altre, fondate sulla difesa di non meglio precisati "diritti riproduttivi e sessuali", tra cui quello all'aborto libero e gratuito, sono invece da rigettare.
In modo tutt'altro che democratico, il centro-sinistra ha proposto che la Risoluzione venga votata in blocco. Il centro-destra, sostenuto dalle associazioni per la vita, propone invece una votazione per articoli.
La Fédération pro Europa Christiana ha inviato ieri una lettera in merito a tutti gli eurodeputati, sollecitando questo corso d'azione:
Bruxelles, 30 novembre 2011
Onorevole Deputato,
Domani, 1° dicembre, si voterà nel Parlamento europeo la "Risoluzione B7-0615/2011 sulla lotta contro l'AIDS nell'Unione Europea e nei paesi limitrofi". Dietro un titolo condivisibile, e perfino simpatico, questa risoluzione sta però servendo al Parlamento europeo per promuovere l'aborto e i cosiddetti "diritti riproduttivi e sessuali". E questo ci trova in disaccordo.
La giustificazione della Risoluzione, esposta nel Preambolo, poggia sull'importanza di rafforzare ed ampliare i legami tra salute e "diritti riproduttivi e sessuali", da un lato, e l'AIDS dall'altro. In questo modo, i programmi di prevenzione contro l'AIDS diventerebbero parte integrante dell'assistenza sanitaria riproduttiva e sessuale.
L'articolo 14 impone agli Stati membri di garantire che tutti i programmi e le strategie contro l'AIDS siano strettamente legati ai servizi pubblici in campo riproduttivo e sessuale, come esplicitamente stabilisce il Cochrane Review e come è stato inoltre riaffermato dalla 42a sessione della Commissione su Popolazione e Sviluppo delle Nazioni Unite.
L'articolo 22 esorta la Commissione e il Consiglio a garantire l'accesso a servizi, informazioni e materiali riguardanti la salute sessuale e riproduttiva. Questo implica, tra l'altro, la prevenzione di gravidanze indesiderate tramite il libero accesso ai contraccettivi, compresa la contraccezione d'emergenza (pillola del giorno dopo), all'aborto sicuro e legale, nonché alle cure post-aborto.
Ora, la vita nascente va sempre protetta. L'embrione umano ha la dignità di una persona, indipendentemente dallo status sociale o dalla salute della madre.
Perciò vi chiedo, in nome di 530.000 sostenitori della Fédération pro Europa Christiana presenti in dieci Paesi europei, di votare separatamente gli articoli della Risoluzione, rigettando gli articoli 10, 14 e 22.
Gli articoli 10, 14 e 22 sono inaccettabili per un Paese civile che si rispetti, in quanto hanno come conseguenza il sottoporre la vita di un essere umano alla volontà di altri, una sorta di ritorno alla schiavitù antica.
Nel caso di voto in blocco, in assenza di modifiche agli articoli 10, 14 e 22, vi chiedo di rigettare l'insieme della"Risoluzione B7-0615/2011, sulla lotta contro l'AIDS nell'Unione Europea e nei paesi limitrofi".
Grazie di cuore per la vostra attenzione.
La prego di gradire, Onorevole Deputato, l'espressione della mia più alta considerazione.
Paul von Oldenburg Direttore Ufficio di Bruxelles Fédération pro Europa Christiana