Violenti scontri tra immigrati e polizia in Svezia
Pubblicato il 20/12/08 alle 14:44:49 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Venerdì, terza notte di disordini nel quartiere degli immigrati di Malmoe, in Svezia
La polizia ha fermato altri cinque giovani – c’erano già stati 17 fermi nei giorni scorsi - dopo il lancio di molotov e di una bomba carta contro una scuola che ha provocato un principio di incendio.
Dati alle fiamme anche cassonetti e diverse autovetture. La rivolta del sobborgo di Rosengaard, una zona periferica molto popolosa, era cominciata come una protesta pacifica contro la chiusura del centro islamico che ospitava una moschea, ma poi è degenerata con scontri e devastazioni, sintomo del disagio dei giovani immigrati. Per sedare la rivolta scoppiata nel sobborgo a più alta densita di popolazione straniera della terza città della Svezia, sono arrivati rinforzi di polizia da Stoccolma e Goteborg.
Tutto è iniziato quando il padrone dell'edificio che da 15 anni ospitava tranquillamente la moschea e il centro di cultura islamico ha voluto tornarne in possesso dell’immobile per destinarlo ad altro uso e ha dato lo sfratto ai vecchi inquilini. I responsabili del centro hanno abbandonato i locali senza problemi. Ma il 24 novembre scorso un gruppo di giovani immigrati li ha occupati. All'inizio di questa settimana la polizia li ha sgomberati e mercoledì sera sono iniziati gli scontri, così violenti che la polizia di Malmoe già mercoledì notte è stata costretta a chiedere rinforzi dalla capitale Stoccolma e dalla vicina Danimarca,come ha riferito Charley Nilsson, della polizia di Malmoe, al quotidiano svedese Aftonbladet.
Per gli incendi di cassonetti, auto e vetrine sono state fermate quella notte 17 persone, alle quale vanno ora ad aggiungersi i cinque arrestati la notte scorsa. «All'origine dei disordini c'è l'occupazione dell'edificio. Ma ormai non è più questa la vera ragione, sono intervenuti altri fomentatori di disordini che strumentalizzano la situazione», ha detto a portavoce della polizia Ewa-Gun Westford. O forse basta un fiammifero, anche nei civili paesi scandinavi, per incendiare una rivolta che ha soprattutto ragioni economiche e sociali.
La versione di Basem Mahmoud, portavoce dell'Associazione di amicizia svedese-giordana, è diversa. Basem Mahmoud ha protestato perchè durante lo sgombero i poliziotti hanno mostrato una mancanza di rispetto per il luogo sacro entrando con le scarpe e facendo entrare anche cani al guinzaglio, animali che per gli islamici - e non solo, lo stesso vale per gli ebrei -sono assimilabili ai maiali e da considerare come “bestie immonde”.
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CI PRESENTERANNO IL CONTO
Scritto il 20/12/08 alle 21:17:46 GMT pubblicato da mriano
alla fine emergono sempre le radici violente di questa gentaglia. La cosa che più mi fa incavolare, è che considerano i cani e i maiali bestie immonde. Bestie immonde solo loro. Il mio cane viene prima di voi, sappiatelo, checché voi ne pensiate, il maiale è un animale che fa parte della nostra tradizione culinaria e della nostra cultura contadina da millenni. Però quello che voglio riaffermare, se ve ne fosse la necessità è questa: tu sai che il quel Paese esistono usi, costumi, tradizioni, cultura, storia e valori, che non solo non apprezzi, ma che contrasti, comnbatti e non accetti. Allora ti domando; per quale cavolo di motivo vieni qui a romperci i cocomeri? Resta nella tua caverna e nella tua fottuta inciviltà.
non mi dite!!
Scritto il 20/12/08 alle 21:51:19 GMT pubblicato da Morena
I poliziotti dovevano togliersi le scarpe e lasciare fuori i cani? Ma questi stanno male, sono malati. Qui la religione non c'entra, è da prendere in considerazione la loro pazzia. E metterli in manicomio.
INTEGRAZIONE IMPOSSIBILE
Scritto il 21/12/08 alle 00:07:43 GMT pubblicato da paolino
è impossibile parlare di integrazione con questi soggetti, sono veramente indifendibili. I buonisti devono cominciare a ricredersi, ne va del nostro bene comune.