Pubblicato il 07/01/09 alle 00:42:54 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
ISLAMOFOBIA E LA LIBERTA' DI PAROLA - intervento di Mario Scialoja (Presidente Lega Musulmana Mondiale in Italia)
Nel poco tempo che ho a disposizione, sarò in grado solo di delineare alcune idee che richiederebbero, invece, una presentazione assai più lunga.
Per iniziare, vorrei dire che il termine Isalmofobia, non mi piace affatto: non solo è fuorviante, ma anche ingiusto. Islamofobia porta a pensare alla fobia di tutto l'Islam, nel suo intero essere come grande religione monoteista, cultura, storia, ecc. Quello che voglio dire è che dobbiamo fare una netta distinzione tra il vero messaggio della religione islamica e comportamento, nel bene e nel male, dei suoi fedeli. Ogni religione, senza esclusione di alcuna, ha avuto o ha ancora, i suoi momenti bui. Non rivangherò il passato, e tutti sappiamo cosa voglio dire.
Oggi è il momento buio dell'Islam: la religione Islamica non perdona il comportamento violento dei gruppi fondamentalisti che usano il terrorismo come arma; l'Islam non sostiene le potenti aggregazioni anti-Occidente, più o meno influenti in molte parti del mondo islamico.
Come è oggi opinione comune, è vero che molti musulmani uccidono nel nome di Dio e del Corano. Tuttavia, lo fecero anche i crociati quando massacrano, nel nome della Croce, le donne e i bambini ebrei e mussulmani nel loro cammino verso Gerusalemme in Terra Santa. Nulla di nuovo, insomma: i secoli cambiano, i tempi si modernizzano, ma la natura umana non cambia affatto. Cambiano solo le armi: oggi si possono ammazzare centinaia e migliaia di persone con una singola bomba.
Il vero ed autentico messaggio dell'Islam è quello di pace. Molti lo negheranno, citando i versi della Rivelazione che incitano alla violenza. Molti passaggi, della stessa natura, possono essere trovati anche nel Vecchio Testamento. Tuttavia, fanno tutti riferimento a situazioni storiche: nel caso del Corano si riferiscono ai primissimi anni dell'Islam, quando i pochi musulmani convertiti erano perseguiti ed uccisi dagli idolatri della Mecca. La dottrina religiosa islamica è completamente diversa e molto più chiara. L'espressione “guerra santa” non esiste nel Corano, che permette solo guerre di difesa, consigliando, conseguentemente, moderazione nel uso della forza. Mentre il Sunna del Profeta Muhammed (pace su di Lui), proibisce categoricamente l'uccisione di civili, di distruggere i raccolti e gli animali altrui.
Il Vaticano, la cui autorità non può assolutamente essere messa in discussione, ha fatto una forte e chiara distinzione tra l'Islam come grande religione e la violenza, o il terrorismo, perpetuato da certi gruppi islamici. Potrei accettare il termine Islam-fondamentalista-fobia oppure Islam-terroristico-fobia, ma assolutamente non Islamofobia. Sfortunatamente l'ignoranza e la disinformazione, e talvolta l'odio, continuano a propagare un'idea sbagliata nell'opinione pubblica occidentale, creando ostacoli all'integrazione delle comunità musulmane nei paesi occidentali.
Non voglio minimizzare il serio pericolo posto alla sicurezza e alla pace mondiale dai gruppi militanti musulmani che si arrogano il diritto di usare la violenza o si rendono responsabili di atti di terrorismo, puntualizzo, solamente, che le loro motivazioni non sono religiose. Le ripercussioni del colonialismo europeo, il conflitto Medio-Orientale, la globalizzazione dell'economia, che ha incrementato drammaticamente il gap tra il ricco emisfero nord e il povero emisfero sud del nostro Pianeta, i mass media, particolarmente la televisione satellitare, che ha diffuso ai quattro angoli del mondo, un'immagine distorta del felice e contento Occidente, creando rancore ed illusione, talvolta odio e disperazione, soprattutto tra i giovani del terzo mondo che non hanno le stesse opportunità dei loro coetanei dei paesi più avanzati. Queste sono anche le ragioni della migrazione di massa di cui siamo testimoni, che non può essere fermata da nessuna legge, e neanche la più rigorosa potrebbe mai essere applicata nella sua interezza da nessun governo, di destra o sinistra che sia.
Voglio adesso parlare riguardo la questione della libertà di parola Il concetto di libertà di parola cambia da paese a paese. Negli Stati Uniti d'America sei libero di bruciare la bandiera americana, cosi come puoi farti seppellire con essa, è un modo di esprimere la tua libertà di pensiero. Se fai la stessa cosa in Italia, potresti essere perseguito legalmente. Tuttavia, ovunque si vada, esiste una terra di nessuno dove la situazione è incerta e che quando si valica, si entra in una terreno proibito. Per esempio, non puoi accusare nessuno di furto, se ciò è falso.
Parlando di Libertà di Parola ed Islam, ci vengono subito alla mente i recenti episodi legati alla pubblicazione di alcune vignette satiriche in Danimarca, intenzionalmente spiritose, ma comunque irrispettose nei confronti del Profeta Muhammed (pace su di Lui) od il film olandese che mostra i versi del Corano scritti sulla schiena di una donna nuda. In entrambe i casi, le leggi europee non considerano questi dimostrazioni come crimini di diffamazione, e dovendo noi rispettare le leggi europee, alcune delle reazioni del mondo islamico sono sicuramente esagerate e ingiustificate. Dovevano essere limitate a misure diplomatiche, magari al boicottaggio del giornale, anche manifestazioni di massa pacifiche potevano essere accettabili, ma certamente non atti di violenza e pesanti minacce.
Cosa dovrebbe, allora, fare l'Occidente a quegli intellettuali che negano l'evidenza storica di Gesù? A sentir loro, Gesù è un personaggio mitologico ereditato da religioni precedenti e più vecchie: il Dio egiziano Horus, la mitologia greca ed i culti asiatici. Se questa farsa fosse vera, non solo il Cristianesimo, ma lo stesso Islam, diventerebbero la più grande bugia mai detta. Tuttavia, tutti sono liberi di esprimere la loro opinione.
Alquanto diverso il caso della maglietta indossata dal Ministro Calderoli, su cui era stampigliato una delle famose vignette danesi. Essendo l'On. Calderoli un Ministro di Stato, la sua dimostrazione, non solo è stata di estremo cattivo gusto, ma anche un'inaccettabile mossa politica. Tuttavia, non era un crimine, la reazione libica causò la morte di sei o otto persone per mano della stessa polizia libica, durante una manifestazione di fronte al Consolato Generale Italiano a Bengasi: totalmente ingiustificabile. La forte protesta diplomatica da parte del governo libico fu assolutamente giustificata e sufficiente.
Il mondo islamico dovrebbe imparare che la dimostrazione emotiva, irrazionale o, peggio, violenta contro scritti o discorsi contro l'Islam, seppur considerati diffamatori, sono dannosi alla causa islamica e può solo portare ragioni alla posizione l'Islamofobica (uso questo termine, che non amo) in Occidente.
FIRENZE - Counter Jihad EUROPE 2008 | 2 commenti | Registrati
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Concentrato di faslsità
Scritto il 07/01/09 alle 02:09:44 GMT pubblicato da giuliana
-Tutti sappiamo che le Crociate sono state la GIUSTA REAZIONE alla violenta occupazione islamica della Terra Santa. -L'islam stesso rinnega il primo periodo di predicazione tollerante di Maometto, in quanto gli anni del calendario musulmano iniziano proprio dalla predicazione violenta di Medina. -L'odio verso l'occidente non ha motivazioni economiche, ma religiose (es, Bin Laden è ricchissimo) -Nessuno ha mai ostacolato l'integrazione delle comunità islamiche, è vero il contrario. Se non c'è integrazione sono loro che non l'hanno voluta. -Le migrazioni di massa sono attuate solo per fini religiosi, la possibilità di far soldi senza fatica è solo lo specchietto per le allodole per convincerli più velocemente. -Come mai gli islamici, così suscettibili, poverini, si permettono di fare vignette satiriche e irriverenti contro il papa e i cristiani? -Se tutti sono così liberi di esprimere le proprie opinioni, come mai le conversioni dall'islam sono accuratamente tenute nascoste, mentre quelle verso l'islam sono strombazzate ai quattro venti? -Come mai Magdi Cristiano Allam, addirittura in Italia, è costretto da anni a muoversi solo con la scorta? Qual è la palla che generalmente raccontate? Ah, sì, eccola:"Non c'è costrizione nella religione" -Il ministro Calderoli? Mitico... Alla fine del discorso, questo signore, fa un'affermazione che scioglie all'improvviso tutto il miele con il quale ha tentato di coprire l'esatto significato delle sue parole: "il mondo islamico dovrebbe imparare che la dimostrazione emotiva, irrazionale ecc. ecc. ... sono dannosi alla CAUSA ISLAMICA. E' solo questo che dovrebbe spiegare, caro signor Mario Scialoja: cosa cavolo è la causa islamica? Ma non venivano qui in occidente solo per lavorare e migliorare le proprie condizioni di vita? Ma non aveva parlato di motivazioni non religiose?
religione
Scritto il 22/03/09 alle 09:43:55 GMT pubblicato da melampo
la religione e' il termometro dell'ignoranza, come si puo' credere a tutte quelle favole?