Nessuna offesa a bandiera israeliana, bruciato solo drappo artigianale
Pubblicato il 07/01/09 alle 15:04:04 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Archiviata in un baleno l´inchiesta sulla manifestazione pro Palestina di sabato scorso
Nella stessa giornata, lunedì, la Procura ha aperto e chiuso il fascicolo - rimasto contro ignoti - nato dal rapporto della Digos, che per altro non aveva denunciato reati. I reati non li ha trovati neppure il pm Luigi Persico: l´incontro in piazza Maggiore, che aveva l´obiettivo di esprimere solidarietà ai palestinesi, era stato autorizzato dalla Questura e da Palazzo d´Accursio.
Presidio e corteo si sono svolti nel pieno rispetto della legalità, come del resto il rito della preghiera collettiva davanti alla basilica di San Petronio. Non era stata preannunciata, è vero, e la Procura è convinta che sia dovuta all´iniziativa di alcuni partecipanti. Ma nulla di tutto questo ha rilievo sotto il profilo penale.
Soprattutto non può essere considerato reato «l´abbruciamento» di quello che la stessa Digos definisce soltanto un pezzo di stoffa su cui erano stati disegnati i simboli della bandiera israeliana. Secondo la Procura, era un «drappo artigianalmente predisposto con un simbolo grafico» che deve essere ritenuto «un simulacro» e «un tentativo di imitazione». (E' ovvio che i nostri giudici non hanno idea di cosa sia un simbolo. n.d.s.) Niente a che vedere quindi con ciò che viene punito dall´articolo 299 del codice penale: per configurare una "offesa alla bandiera o altro emblema di uno Stato estero", occorre che l´oltraggio riguardi la bandiera ufficiale, proprio quella, e non qualcosa che semplicemente le assomigli.
La Procura ha fatto il suo lavoro, ora la palla passa nelle mani della politica. «Profili di valutazione diversi - dice Persico - che non interessano questi uffici. Noi ci dobbiamo preoccupare dei risvolti penali, il resto non ci riguarda». Lunedì il questore Luigi Merolla ha ribadito che, se si esclude la bandiera data alle fiamme, nel corso dell´incontro di sabato non sono stati ravvisati reati. Ammettendo però che le forze di Polizia sono state colte in contropiede da quella preghiera degli islamici in piazza Maggiore. Nel preavviso gli organizzatori avevano parlato soltanto di una manifestazione per la pace e contro l´attacco israeliano a Gaza. Niente di più.
Sulla vicenda era stato durissimo il commento della Curia. Per monsignor Ernesto Vecchi la preghiera davanti alla basilica di San Petronio è stata una sfida: «Vogliono islamizzare l´Europa. La piazza è stata usata come strumento di pressione e la religione è stata strumentalizzata».
Di parere opposto il sindaco Segio Cofferati che dice: «Occorre evitare di assecondare qualsiasi strumentalizzazione volta ad accreditare l´idea di un conflitto di religione o di civiltà. Questo è un tema caro ai fondamentalisti dal quale è sempre bene prendere le distanze».
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BENISSIMO
Scritto il 07/01/09 alle 15:31:01 GMT pubblicato da Arcadia
Allora tutti noi possiamo prendere uno straccio (meglio se lurido), disegnarci sopra maometto e andare a bruciarlo nelle piazze. FARLO CON UNO STRACCIO NON E' REATO. OK, BASTA SAPERLO.