Pubblicato il 12/02/09 alle 21:12:51 GMT pubblicato da Armando_Manocchia
e divieto di intervenire alla Camera dei Lord
L’associazione Una via per Oriana, organizzatrice dell’incontro che si terrà a Roma il prossimo 19 febbraio, nel quale sarà proiettato il film Fitna, prodotto e presentato dal parlamentare olandese Geert Wilders, dichiara quanto segue:
- Il governo inglese è incorso in un grave vulnus alla democrazia e alla libertà di espressione, come già indicano altre iniziative nei confronti di Wilders, seguace delle idee di Oriana Fallaci e degli assassinati Theo van Gogh e Pym Fortuyn (vedi su sito di Giustizia giusta http://www.giustiziagiusta.info/index.php?option=com_content&task=view&id=2829&Itemid=72 ). Il diritto di parola è sacro;
- Un parlamentare regolarmente eletto nella democratica olanda, invitato nella Camera dei Lord inglese, non ha potuto esprimersi.
- Il Regno Unito, pur non aderendo agli accordi di Schengen, ha infranto una tradizione liberale vecchia di secoli.
In merito al prossimo incontro con Wilders a Roma, la nostra associazione ribadisce che il primo dei valori democratici e la libertà di opinione. Wilders si è più volte espresso contro l’islamismo integralista, in termini duri e decisi. Ciò tuttavia non significa che il leader del Partito della Libertà intenda condannare “tutto” l’islamismo e “tutti” gli islamici, come si vuol far credere da certa stampa. La sua battaglia contro la violenza e il terrorismo di matrice jihadista al contrario è una battaglia per la pace e contro ogni violenza e contro ogni fascismo. Pertanto è in favore di tutte le popolazioni dei paesi di tradizione musulmana, ostaggio di governi integralisti o di organizzazioni religiose (o pseudoreligiose) che praticano il terrorismo e la violenza.
La lettura jihadista del Corano secondo Wilders è assimilabile al nazismo. Ciò può essere eccessivo, giusto oppure sbagliato sul piano politico, ma sul piano storico si deve rilevare che Wilders si riferisce a molte pubblicazioni relative ai legami storici tra Mussolini, Hitler e l’islamismo politico, come dimostra tutta la biografia del Muftì di Gerusalemme e la divisione di SS arabe che ha combattuto sul fronte della Bosnia.
Per questo motivo riteniamo che la decisione del governo inglese sia un suicidio politico e morale, tanto più visto che in Europa e negli USA vengono tollerate manifestazioni, slogan e manifesti che inneggiano alla distruzione dello Stato di Israele e all’uccisione degli ebrei. Si diffondono anche molte altre gravi forme di razzismo nei confronti di molte etnie e religioni.
Come mai in questi casi nessuno si straccia le vesti? Chi è il razzista e l’intollerante nel caso Wilders? C’è forse di nuovo bisogno di un nuovo J’accuse di Emile Zola per svegliare certe istituzioni europee?
A Roma richiederemo che un organismo internazionale super partes si pronunci contro la riduzione al silenzio di Geert Wilders. Forse la morte di Theo van Gogh non ha insegnato nulla? Forse Geert Wilders non vive già una sua condanna a vita, dal momento che vive sotto scorta dal 2004?