Lunedì 11 febbraio - incontro con Sergio Yahe Pallavicini
Pubblicato il 09/02/08 alle 10:21:48 GMT pubblicato da Una_via_per_Oriana
Lunedì 11 febbraio alle ore 20,45 - le associazioni Alexis e IMPEGNO CIVICO invitano ad un incontro con Yahya Sergio Yahe Pallavicini, Vice Presidente nazionale del COREIS
Marco Guidi, Giornalista di QN - il Resto del Carlino Cristina Marri, Presidente della Commissione Consiliare Affari Generali Istituzionali del Comune di Bologna per parlare di
Moschea: accoglienza e integrazione Bologna - Aemilia Hotel - Via Zaccherini Alvisi, 16 Entrata libera fino a capienza esaurita del locale
N.B. La conferenza sara preceduta alle 19,30 da un piccolo buffet preparato dal Ristorante GURMET del costo di 15 euro. Per prenotazioni telefonare al 338 9468506 entro le ore 13,00 di giovedì 7 febbraio.
Si invia qui di seguito, per conoscenza, un articolo uscito il 5 febbraio sull'Espresso online, in cui si dà notizia dell'imam italiano Yahya Pallavicini, musulmano moderato, che sarà nostro ospite lunedì sera.
Cinque musulmani in Vaticano. A preparare l'udienza col papa. Sono i rappresentanti della "lettera dei 138" scritta a Benedetto XVI lo scorso ottobre. Ecco chi sono e da dove vengono. Uno di essi, Yahya Pallavicini, racconta in un libro come si può vivere da musulmani in un paese cristiano, in pace tra le due religioni di Sandro Magister
ROMA, 6 febbraio 2008 - Nei due giorni che hanno preceduto questo mercoledì delle ceneri si sono tenuti a Roma i primi incontri preparatori dell'annunciata visita in Vaticano di una rappresentanza delle 138 personalità musulmane che nell'ottobre del 2007 hanno indirizzato al papa e ai capi di altre confessioni cristiane una lettera con una offerta di dialogo, dal titolo: "Una parola comune tra noi e voi". [....] Yahya Pallavicini, 43 anni, è nato musulmano ed è oggi conosciuto in Italia tra i principali esponenti dell'islam colto, democratico, "moderato", assieme all'algerino Khaled Fouad Allam e alla marocchina Souad Sbai. Da altre personalità musulmane con i quali si trova spesso in sintonia - il più noto in Italia è l'egiziano Magdi Allam - si distingue sotto il profilo religioso. A differenza di Magdi Allam, che non pratica la religione in cui è nato ed esprime un islam decisamente secolarizzato, Yahya Pallavicini è musulmano osservante e fervente, anzi, è imam di una moschea a Milano, è leader di una comunità di italiani convertiti all'islam, attivi in varie città, ed è impegnato in corsi di formazione di nuovi imam. Dal 2006 è consigliere del ministero dell'interno italiano per la Consulta dell'islam. È critico inflessibile delle derive violente del pensiero e della pratica musulmana. Ha scritto e detto più volte in pubblico - cosa rara e spesso rischiosa da parte di un musulmano - che "gli atti di violenza non trovano legittimazione alcuna negli insegnamenti del profeta Muhammad o dei sapienti". Ha più volte fermamente condannato "la strumentalizzazione della shari'ah, la legge islamica, per creare un mondo parallelo e alternativo, che rifiuta di integrarsi col sistema occidentale". Ha denunciato "la cultura dell'odio" che trasuda dalla predicazione fatta in molte moschee d'Italia e d'Europa da parte di imam "che sono in realtà dei sobillatori politici che non hanno nulla di autenticamente islamico". Viceversa, egli è convinto assertore di un dialogo positivo con l'ebraismo e il cristianesimo. Nel 2005 ha contestato pubblicamente la fatwa, la disposizione giuridica emessa dagli schermi della tv al-Jazeera da uno dei più influenti leader mondiali dell'islam fondamentalista, lo Shaykh Yusuf al-Qaradawi, che vietava ogni dialogo con gli ebrei. La questione si è riproposta nei giorni scorsi in Italia, quando all'improvviso, per un ordine venuto dall'università egiziana di al-Azhar, i rappresentanti della Grande Moschea di Roma hanno dovuto cancellare una loro visita - la prima - in programma il 23 gennaio nella sinagoga ebraica della stessa città.
Queste critiche sono tutte ribadite in un libro che Yahya Pallavicini ha pubblicato di recente in Italia, dal titolo: "Dentro la moschea". Ma in questo stesso libro c'è moltissimo di più. C'è, in positivo, il racconto di una comunità musulmana in Italia accompagnata nei luoghi e nei tempi della sua vita religiosa: la moschea, chi la frequenta, come e quando si prega, il ramadan, il matrimonio, il velo, la scuola, la nascita, la morte, il pellegrinaggio alla Mecca. È la comunità sufi alla quale Yahya Pallavicini appartiene, molto distante dall'immagine dell'islam che domina i media, anzi, spesso ostacolata e avversata, in lotte fratricide, dagli esponenti di questo islam fondamentalista e aggressivo.
Il libro: Yahya Pallavicini, "Dentro la moschea", Rizzoli, Milano, 2007, pp. 520, euro 10,80