Un servizio della televisione egiziana sulla cultura della deflorazione nuziale in Egitto, diffuso sulla prima rete egiziana:
http://www.memritv.org/clip/en/2565.htm
Trascrizione:
L’osterica Rima Khafsh: Una delle cose che mi h più colpita è (il racconto) di una ragazza che vive in una baraccopoli, a chi il cugino ha detto che il giorno del loro matrimonio, la deflorerebbe alla fermata d’autobus, poiché suo padre aveva insistito. Presentatrice: Alla fermata d’autobus?!
Il dott. Rima Khafsh: Sì, in strada.
[…]
In altri termini, il suo onore sarebbe stato violato in pubblico. Il dott. Rima Khafsh: Hanno allungato un lenzuolo per terra e tutte le donne hanno circondato la ragazza, e suo padre ha detto: “Prenderà il suo onore in strada.„ Se risulta che è vergine, lo sposerà, e se non è vergine, sarà uccisa sul posto.
Presentatrice: Alla stazione d’autobus?
Il dott. Rima Khafsh: Sì, la fermata d’autobus di Ein Siwa.
Presentatrice: È orribile che un padre possa insistere affinché l’onore di sua figlia sia violato in pubblico, dopo averla educata tutta la sua vita a considerare il suo corpo come sacro.
Il dott. Rima Khafsh: Non l’ hanno uccisa nei fatti, ma l’ hanno uccisa mentalmente. […]
Non è raro che delle donne utilizzano un’espressione che descrive esattamente il loro sentimento in relazione ai rapporti sessuali con i loro mariti. Dicono: “Quando ha finito di servirsi di me, mi sento stanca.„
Presentatrice: Mio dio.
Il dott. Rima Khafsh: Hanno la sensazione che i loro mariti si servono di esse, e non che sono i loro partner nella vita.
[…]
Un’Egiziana: Io l’ ho vissuto. Ciò è successo secondo la cultura. Non volevo che avvenisse cosí. È un momento di gioia, ma allo stesso tempo, non lo è. È un momento di gioia perché entro in un mondo nuovo con qualcuno che ami, e perché sono una giovane sposa, che entra in un mondo splendido, ma tuttavia ciò diventa un momento doloroso.
Perdere la sua verginità in questo modo è sgradevole. Ti mettono in una situazione terribile. Improvvisamente, ti si solleva l’ abito, il velo viene sollevato in pochi secondi, c’è stress… Benché sia imbarazzata e timida dinanzi a lui, mi ritrovo completamente nuda dinanzi a lui. Di sicuro che è difficile e sgradevole.
Lo vedo in quel momento. Le mie zie e tutta la mia famiglia sono là, partecipanti in quel momento, vergine, ero anche imbarazzata che mi tocchi la mano. Ed improvvisamente mi trovo dinanzi alla mia famiglia, nuda. Mi dicevo: D’accordo, ho paura ma quando lo farò con lui più tardi, non avrò paura. Sarà con amore. Avevo paura perché non sapevo ciò che mi sarebbe successo in quel istante. Non sapevo cosa pensare. Vedevo appena questo pezzo di tessuto bianco. Non sapevo ciò che ne avrebbero fatto.
Presentatrice: Abbiamo Nadia fra noi. Nadia, lei ha vissuto la cultura della deflorazione. Fu giusto da un punto di vista sociale, o era come una mutilazione della personalità?
Nadia: Era come uno stupro. La famiglia e gli amici hanno organizzato il matrimonio, come lo vuole la cultura. Quando siamo partiti, ho creduto che io e mio marito rientravamo a casa, chiudendo la porta dietro di noi. Ed anche se fosse successo così – se fossimo rientrati in casa npstra e chiuso la porta – non avrei avuto il coraggio di ritrovarmi nuda dinanzi a lui. Ero ancora timida.
Presentatrice: È una nuova vita per lei.
Nadia: Non mi hanno lasciato superare la mia timidezza, parlarne. Neanche lui. Vedevo mio padre in piedi fuori. Le mie zie e mia madre sono entrate come se volessero uccidermi, e li aiutava. Mio marito, che amavo, li aiutava. Sentivo che lui…
Presentatrice: Cosa vi ha detto?
Nadia: Mi ha spogliata. Non mi ha lasciato farlo da sola. Ha tolto il mio velo e…
Presentatrice: Come? Cosí tutto in un attimo?
Nadia: Era come se non potesse aspettare più a lungo.
Presentatrice: È un’aggressione.
Nadia: Sì, era un’aggressione contro di me. È per questo che ho parlato di stupro. La sua aggressione mi ha gelato il sangue. Quando tutto finí, le donne hanno cominciato coi loro youyou ed altre gioiosità.
Presentatrice: Perché dei youyou?
Nadia: Hanno portato fuori il pezzo di tessuto macchiato di sangue ed hanno urlato dei youyou.
Presentatrice: Cosa hai risentito verso di lui e la tua famiglia in quel momento?
Nadia: Ero molto arrabbiata contro di loro perché non mi avevano fatto fiducia. Fare una cosa simile significa che non fanno fiducia nella loro figlia. Non mi hanno protetto. È la cosa che mi ha più sconvolta.
Presentatrice: Ed in seguito?
Nadia: Dopo, ho sentito brividi di paura percorrere tutto il mio corpo. Sentivo che li odiavo, che non volevo quell’uomo per niente. Ho sanguinato durante quattro giorni. Ed avevo paura. Dopo ciò, quando aveva voglia di me come sua sposa, avevo paura.
Presentatrice: Eri rinchiusa in te stessa…
Nadia: Non lo desideravo.
Presentatrice: Sei riuscita a superare queste sensazioni col tempo?
Nadia: Un poco, col tempo. Ma ogni volta che vedo una ragazza sposarsi, mi dico: povera, spero che non gli faranno la stessa cosa.
Presentatrice: Non potevate dire no?
Nadia: Mi aspettavo che qualcun’altro mi dicesse no: mio marito.
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