Rivoluzione demografica negli Stati Uniti. Per la prima volta nella storia, la maggior parte dei neonati americani appartengono alle minoranze etniche, lasciando intravedere un futuro nel quale i bianchi non saranno più la maggioranza.
Secondo le stime, lo scorso anno il 50,4% dei bambini di età inferiore a un anno erano ispanici, neri, asiatici o appartenenti ad altre minoranze. Si tratta di quasi un punto percentuale in più rispetto al 49,5% registrato ad aprile 2010 nell’ambito del censimento decennale. Il ‘sorpasso’, segnalano gli esperti, si è avuto tre mesi dopo, nel luglio 2010.
Le ultime stime, che segnalano i cambiamenti intercorsi dall’ultimo censimento, sono il riflesso di un’ondata migratoria iniziata quattro decenni fa. La trasformazione della composizione etnica e razziale della società americana ha inoltre subito un’accelerazione a casua dell’invecchiamento collettivo della popolazione bianca, specialmente se paragonata a quella ispanica. Il censimento di due anni fa ha previsto che i bianchi non ispanici non saranno più la maggioranza negli Stati Uniti nel 2042.
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