Primo incontro ufficiale in Campidoglio tra Gianni Alemanno e i rappresentati della comunità musulmana in Italia. Al vertice hanno partecipato il segretario generale del Centro Islamico Abdellah Redouane, l’ambasciatore dell’Arabia Saudita Al Ghamdi e un pugno di delegati del Centro Islamico Culturale d’Italia. L’obiettivo? Stipulare un ‘memorandum’ che nelle parole di Al Ghamdi “servirà a disciplinare il rapporto tra il Centro Islamico e la sua comunità da un lato, e tra il centro islamico e il governo italiano dall’altro”.
Punto focale dell’accordo è comunque la possibilità da parte dei musulmani che lavorano in Italia di donare l’otto per mille al Centro Islamico, “facoltà – sottolinea ancora Al Ghamdi – concessa anche ai seguaci di tutte le altre fedi”. L’incontro cade nel pieno delle celebrazioni della Settimana della Cultura islamica e sarà il primo di una serie di ‘tavoli tecnici’, che dovrebbe portare comune di Roma e rappresentati della comunità musulmani a ratificare un accordo in tempi relativamente brevi.
“Condivido l’idea di realizzare questo protocollo d’intesa per dare una risposta istituzionale alla varietà della cultura e della religione islamica – ha commentato il sindaco – Roma può dire di essere stata laboratorio di questa collaborazione fatta di profondo rispetto reciproco. Spero che questa idea del memorandum possa trovare una grande spinta dalla collaborazione tra Roma Capitale e la comunità islamica a partire proprio dalla settimana della cultura islamica giunta alla seconda edizione”.
Alemanno ha poi ricordato che la capitale ha una “grande tradizione nei rapporti e negli scambi con le diverse culture. La multiculturalità non significa cancellazione dell’ identità ma conoscenza reciproca delle proprie tradizioni nel rispetto delle altre”.
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