22 ott – «Grave preoccupazione» per gli attacchi alla minoranza cristiana nell’isola di Zanzibar è stata espressa dal sociologo Massimo Introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Libertà Religiosa istituito dal Ministero degli Esteri.
«La campagna dei separatisti che chiedono di dividere Zanzibar dalla Tanzania – spiega Introvigne – è da tempo dominata da ultra-fondamentalisti islamici che cercano di espellere dall’isola la minoranza cristiana, in gran parte ostile al separatismo. Negli ultimi giorni la sparizione del leader ultra-fondamentalista islamico Farik Hadi, che la polizia afferma di non avere arrestato, e un oscuro incidente in cui un quattordicenne cristiano è accusato di avere urinato su una copia del Corano accogliendo la sfida di un coetaneo islamico, hanno portato a rinnovati attacchi alle chiese cristiane. Da maggio a oggi ne sono state bruciate oltre quaranta».
Introvigne denuncia il ruolo dell’UAMSHO, l’Associazione per la Mobilitazione e la Propaganda Islamica, nel promuovere i tumulti e afferma che «si precisa sempre di più il disegno di una pulizia etnica per far sparire i cristiani da Zanzibar».
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