“A casa tua, rispetto e mi adeguo alla tua cultura, a casa mia, rispetti e ti adegui alla mia cultura, diversamente, calci in culo e pedalare …”
“…Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti. Quando mi trovo nei loro paesi (cosa dalla quale non traggo mai diletto) non dimentico mai d’essere un’ospite e una straniera. Sto attenta a non offenderli con abiti o gesti o comportamenti che per noi sono normali e per loro inammissibili. Li tratto con doveroso rispetto, doverosa cortesia, mi scuso se per sbadatezza o ignoranza infrango qualche loro regola o superstizione. E questo urlo di dolore e di sdegno io te l’ho scritto avendo dinanzi agli occhi immagini che non sempre mi davano le apocalittiche scene con le quali ho incominciato il discorso. A volte invece di quelle vedevo l’immagine per me simbolica (quindi infuriante) della gran tenda con cui un’estate fa i mussulmani somali sfregiarono e smerdarono e oltraggiarono per tre mesi piazza del Duomo a Firenze. La mia città…”
Oriana Fallaci
“Lo Stato dovrebbe consentire ai musulmani in Italia sul piano delle Istituzioni da autorizzare, solo ciò che nei paesi musulmani è effettivamente consentito ad altri”.
“Se lo Stato è davvero interessato a promuovere le libertà umane, faccia laicamente ciò che la Chiesa non può fare e cioè adottare quel piccolo strumento della reciprocità come pressione sull’islam”.
“Nella stragrande maggioranza dei casi, vengono da noi, risoluti a restare estranei alla nostra umanità, individuale e associata”
“Vengono ben decisi a rimanere sostanzialmente diversi, in attesa di farci diventare tutti sostanzialmente come loro” è senza dubbio il più bel ricordo che ci ha appena lasciato scritto il Cardinale Biffi.
Ma in relazione alle inaccettabili posizione dei sinistri, dei buonisti, dei multiculturalisti, prendiamo atto della loro sottomissione (dhimmitudine) all’islam e della loro conversione alla sedicente religione di pace, amore e tolleranza, vorrei fare alcune considerazioni, dice Armando Manocchia.
I sinistri, le amministrazioni sinistrate si sono già distinte sulle cronache nazionali, per aver vietato la costruzione dei presepi nelle scuole, per il crocifisso nei luoghi pubblici, per i cimiteri islamici, per lo sportello antidiscriminazione delle donne musulmane, per i cosiddetti centri di cultura islamica e mille altre stronzate che, nonostante siano in contrasto con il nostro ordinamento giuridico, per il quieto vivere e la dimostrazione di accoglienza e buonismo si lasciato fare.
E siccome la ripetizione è la mamma della memoria, permettetemi di ripetere ciò che dico da anni, nella speranza che sia chiaro a tutti, specialmente ai sinistrati di questo Paese il cui dogma è: “quel che è tuo è di tutti, quel che è mio è mio” e che invocano la Costituzione solo quando ne hanno un tornaconto.
L’art 8 della nostra beneamata Costituzione, dice delle belle cose di cui tutti andiamo fieri.
L’ Art.8 è composto da tre commi e anche se avrei molto da dire sul secondo, quello che taglia la testa al toro, è il terzo, il quale parla dei “Patti d’intesa”, come quelli che la Chiesa Cattolica e lo Stato italiano hanno sottoscritto nei “Patti Lateranensi” di cui accredita la Religione Cristiana Cattolica in tutte e sue sfaccettature.
Non è così per la sedicente religione islamica.
Questi individui, ancora bisognosi di un lungo ed efficace percorso di civilizzazione, non solo non hanno mai sottoscritto un “Patto d’Intesa” con lo Stato italiano, ma non hanno neanche aderito alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, o peggio, pretendono di incorporare questa Carta Universale nella loro, ovviamente rivista e corretta in funzione della Sharia, la loro legge coranica, l’unica che rispettano e sono obbligati a rispettare.
Spesso hanno provato a contrastare le richieste di costruzione di queste ‘caserme’, con il contrasto al piano regolatore e balle varie. Non è questa la soluzione. Non continuiamo a nasconderci dietro ad un dito. Ciò che è incompatibile sono loro. E sono incompatibili con noi, lo sono come esseri umani, come individui, lo sono con la nostra cultura, con la nostra civiltà, loro con noi, non hanno nulla da spartire. E anche se noi volessimo, sono loro che si pongono al di sopra, sono diversi, dono differenti. Sono migliori e giusti. Mentre noi per loro quando va bene siamo degli infedeli, altrimenti siamo scimmie e maiali.
Già da tempo ripeto le parole del Cardinale Biffi, e cioè che “concedendo sempre più, si otterrà sempre meno”, perché per questa gente il dare, il donare, l’offrire, il concedere, la solidarietà e la nostra umanità non ha lo stesso valore che ha per noi, ma è soltanto la dimostrazione della nostra debolezza. Debolezza che vili come sono ne approfittano.
“concedendo sempre più si otterrà sempre meno”. Di questo passo finisce davvero che dovremo costruire i cimitero islamici (lo sapete vero che questi barbari non si vogliono integrare con noi neanche da morti). E che dire delle piscine, delle palestre, dei bagni nelle spiagge?
Tutto questo, miei cari traditori, buonisti di merda si chiama razzismo!
Non ci può essere libertà se non sconfiggiamo i totalitarismi. Parlo del comunismo, quello che ha sulla coscienza duecento milioni di morti e che queste merde sinistre fanno come se neanche fosse successo; quei comunisti che, se anche cambiano nome, ogni anno restano sempre gli stessi, mediocri e piccini.
Parlo anche dell’altro totalitarismo mescolato a comunismo e nazismo che, in nome di precetti barbari, versetti coranici, jihad e quant’altro, diffonde violenza e morte in tutto il mondo, islamico e non.
Mi chiedo e chiedo a chi legge, come si fa a difendere l‘indifendibile?
Come si fa a difendere gente che tratta le donne alla stregua delle cose e degli animali, che le usano solo come macchine per la riproduzione, che le maltrattano, le violentano, le infibulano, le lapidano, le uccidono.
Come si fa a difendere questa gente che discrimina, non a parole come gli stronzi fanno anche da noi, ma vessano, perseguitano, violentano e uccidono persone, solo perché gay?
Il loro odio per i gay li ha portati addirittura ad ingegnarsi per come ucciderli, infatti, mentre prima era consuetudine impiccarli ora hanno scoperto qualcosa di più sadico, che li fa godere di più e infatti godono nel vederli scoppiare, si scoppiare, nel senso letterale del termine, perché sapete cosa fanno: dopo avergli incollato l’ano, li purgano ed è ovvio che dopo un po’ scoppiano.
Ma vi rende conto? Ecco perché sono diversi, perché sono indifendibili e incompatibili con noi!
Certo dopo aver parlato di queste cose, parlare di altre come ad esempio la poligamia, è una barzelletta, magari qualche tamarro dirà anche beati loro! Però non si può non parlare della pedofilia, si della pedofilia. Pedofilo è colui che va ha letto con un minore, con un bambino o una bambina. E questi barbari non solo vanno a letto, ma addirittura sposano e fanno di ogni, con bambine di otto, nove, dieci anni.
Egregi sinistri di merda le sapete queste cose oppure fate finta di non saperle?
Diranno sti stronzi: che c’entra tutto questo con la loro religione?
E’ questo il vero problema, è la loro sedicente religione il vero problema. E’ questa che gli consente di commettere queste atrocità e nella mia concezione dei diritti umani, non solo è complice chi non combatte queste cose, ma lo è ancora di più, chi come voi sinistri di merda è complice, li aiutate a portare avanti la loro sedicente religione di pace amore e tolleranza! Vergognatevi voi e loro!