Charlie Hebdo non pubblicherà mai più vignette e caricature su Maometto. A sei mesi dall’attentato alla rivista satirica costato la vita a dodici persone, il direttore Laurent Sourisseau getta la spugna: “Abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo difeso il diritto alla satira. Ora spetta ad altri prendere il testimone”.
In un’intervista al giornale tedesco Stern, Sourisseau ha spiegato: “Abbiamo disegnato Maometto per difendere il principio che puoi disegnare ciò che vuoi”.
Quindi lancia una stilettata al mondo dell’informazione: “E’ un po’ strano: si aspettano da noi l’esercizio di una libertà d’espressione che nessuno osa più esercitare”.
A fine aprile anche uno dei disegnatori della rivista, Luz – autore della copertina con la la scritta “Je suis Charlie. Tout est pardonne” pubblicata dopo l’attentato – aveva dichiarato di non voler più fare satira sull’Islam: “Non mi interessa più, sono stufo, come sono stufo della caricatura di Sarkozy. Non passero’ la mia vita a disegnarlo…”.
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