Ora basta – aggiunge Zargar – Noi chiediamo che ci venga riconosciuto un diritto garantito dalla costituzione italiana, e d’altra parte una sede per costruire la nostra moschea ce l’abbiamo gia’. E’ quella di Cornigliano, in via Coronata: l’edificio e’ nostro e il progetto ha terminato da anni l’iter burocratico”.
”Avevamo accettato di cambiare la sede di Cornigliano con un’altra – spiega il presidente della comunita’ dei musulmani liguri – per andare incontro alla necessita’ dell’amministrazione, visto che c’erano state proteste, ma nessuno ci obbligava a farlo. Ora non solo siamo di fronte all’ennesimo rinvio, ma e’ chiaro che per ogni altra eventuale ubicazione si avranno proteste, comitati e rinvii. Non decido io, ma nei prossimi giorni proporro’ di tornare al progetto di Cornigliano: non abbiamo bisogno di nessun permesso e i lavori possono partire subito. E venerdi’, come atto dimostrativo, andiamo tutti a pregare la”’. […]
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