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Iraq, dopo 17 secoli suonano le campane

Dopo 17 secoli di silenzio le campane di “una chiesa cristiana” hanno risuonato nel cuore dell’Islam sciita: la città santa di Najaf in Iraq.

Dell’eccezionale evento dà notizia oggi con grande risalto la tv satellitare saudita al Arabiya. L’antico luogo di culto che si trova all’interno del convento “Abdal Massih” (dall’arabo “Servo di Cristo”) si trova a Hira, antica città cristiana scoperta di recente a due passi da Najaf.

A celebrare la messa, secondo quanto riporta l’emittente araba, è stato l’inviato del Papa Benedetto XVI in Medio Oriente, il Nunzio Apostolico, Monsignor Giorgio Lingua. Alla cerimonia religiosa ha preso parte una nutrita delegazione di sacerdoti e vescovi cristiani come il vescovo armeno cattolico Emmanuel Dabbaghian e Raad Kachaci, presidente dell`ufficio governativo per i cristiani e le altre religioni. La delegazione è stata ricevuta dalla massima autorità religiosa dell’Islam sciita nel mondo: il grande ayatollah Ali al Sistani.

Un incontro durante il quale cristiani e musulmani hanno tenuto a sottolineare quanto i primi siano parte integrante e antichissima del tessuto sociale iracheno.”Lo scopo della visita a Najaf era quello di visitare i luoghi cristiani scoperti in quella città” sono le parole di Mons. Lingua, come ha riferito il sito web di al Arabiya.

Interpellato sull’evento, ritenuto una “eccezionale testimonianza della convivenza tra le religioni”, il direttore dell’Ente archeologico della città, Mohammed Hadi al Maiyali, ha affermato che “una volta ‘Hira’ era il Vaticano degli antichi cristiani e non è strano quindi che finora siano stati scoperti dagli archeologi oltre 33 conventi, luoghi di culto e chiese nella terra di Najaf”.

Al Hira, fu un importante centro urbano del periodo arabo preislamico. Originariamente accampamento militare (hirta), nel V-VI secolo divenne capitale della dinastia araba dei Lakhmidi. Secondo lo storico Hassan al Hakim, nel quarto secolo dopo Cristo, la città fu cristiana o fortemente influenzata dal Cristianesimo: e questo perchè nel 420 d.c al Numaan alMundhir I, principe lakhmide di al Hira aveva abbracciato la fede cristiana.

http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/iraq-irak-19754/

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