26 ott – ( da huffingtonpost.it) E’ stato inaugurato dopo 14 anni di ritardi, proteste e ricorsi in tribunale: il centro islamico di Colle Val d’Elsa, da oggi, può finalmente ospitare la preghiera dei musulmani che vivono in provincia di Siena. In questi anni, più che un luogo di culto, la quinta moschea architettonica italiana, con cupola e minareto, è diventata il simbolo dello sconto di civiltà combattuto nel nostro Paese. Anche grazie alle parole usate da Oriana Fallaci nel 2006, pochi mesi prima della morte, in un’intervista al New Yorker: “Mi procuro dell’esplosivo e la faccio saltare in aria! non voglio vedere questa moschea vicino a casa mia, non voglio vedere un minareto nel paesaggio di Giotto, quando io non posso neppure indossare una croce o portare una Bibbia nel loro Paese”.
Già nel 1999, ha ricordato l’ex sindaco di Colle Val D’Elsa Marco Spinelli, si parlava di un luogo di culto per la comunità musulmana del territorio senese. Allora la notizia passò quasi inosservata, ma dopo l’11 settembre il clima è cambiato e partiti come la Lega Nord, insieme a comitati civici ispirati alle idee di Oriana Fallaci, hanno iniziato a battagliare. I diversi ricorsi per vizi procedurali e urbanistici, tuttavia, non hanno impedito la costruzione della moschea. Così, dopo 14 anni, il luogo di culto (finanziato dalla comunità islamica italiana, da investitori di paesi musulmani e dalla fondazione del Monte dei Paschi) è pronto. Ma le contestazioni proseguono e anche oggi in serata, a Colle Val d’Elsa, Lega e comitati anti-moschea manifesteranno il proprio dissenso con un sit-in.
“Questa moschea è illegale – attacca Armando Manocchia, presidente dell’associazione Una via per Oriana –. A livello nazionale, infatti, non esiste un’intesa tra Stato e associazioni islamiche. Inoltre, e in questo Oriana Fallaci è stata più profetica di Maometto, l’invasione islamica è diventata sempre più forte e pericolosa. Grazie alla moschea, per loro oggi sarà più facile diffondere valori antioccidentali”.
“Certamente questa inaugurazione non farebbe piacere a mia zia – spiega Edoardo Perazzi, nipote ed erede unico di Oriana Fallaci -. Del resto, negli ultimi libri il suo punto di vista era evidente. Però bisogna essere molto netti: Oriana non è mai stata razzista e purtroppo le sue idee sono state talvolta strumentalizzate da chi ha usato il suo nome a sproposito”.
Smorza, invece, ogni polemica Izzedin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’Ucoii , l’unione delle comunità islamiche in Italia: “Le proteste sono ovviamente legittime ma non cancellano un importantissimo segnale d’integrazione. La comunità islamica ha lavorato in piena sintonia con le istituzioni, come dimostra il comitato scientifico della moschea, composto per metà da esponenti nominati dal consiglio comunale di Colle Val d’Elsa. Insomma, dopo 10 anni di forte islamofobia e terrorismo mediatico, il rapporto tra musulmani e società italiana sta tornando finalmente alla normalità”.