15 set. – (Adnkronos) – Il Papa non dimentica ”i mediorientali che soffrono. E’ tempo che musulmani e cristiani si uniscano per mettere fine alla violenza e alle guerre”. Lo ha detto Benedetto XVI nel corso del’incontro con i giovani del Libano e del Medio Oriente, svoltosi nella sede del Patriarcato maronita.
I giovani sono il futuro del Libano, ha detto, e insieme i giovani cristiani e musulmani possono costruire una società libera. ”Vorrei salutare ora -ha detto Ratzinger- i giovani musulmani che sono con noi stasera”. ”Vi ringrazio -ha aggiunto- per la vostra presenza che è così importante. Voi siete con i giovani cristiani il futuro di questo meraviglioso Paese e dell’insieme del Medio Oriente. Cercate di costruirlo insieme”.
”E quando sarete adulti -ha proseguito- continuate a vivere la concordia nell’unità con i cristiani. Poiché la bellezza del Libano si trova in questa bella simbiosi”. ”Bisogna -ha detto ancora il Pontefice- che l’intero Medio Oriente, guardando voi, comprenda che i musulmani e i cristiani, l’Islam e il Cristianesimo, possono vivere insieme senza odio, nel rispetto del credo di ciascuno, per costruire insieme una società libera e umana”.
Ha rivolto poi loro un appello affinché i giovani non si lascino vincere dalla pornografia e dai mondi paralleli delle droghe. ”Le frustrazioni presenti – ha detto Ratzinger – non devono condurvi a rifugiarvi in mondi paralleli come quelli, tra gli altri, delle droghe di ogni tipo, o quello della tristezza della pornografia”. ”Quanto alle reti sociali – ha aggiunto – esse sono interessanti, ma possono facilmente trascinarvi alla dipendenza e alla confusione tra il reale e il virtuale”.
”Cercate e vivete – ha detto ancora – relazioni ricche di amicizia vera e nobile. Abbiate iniziative che diano senso e radici alla vostra esistenza, contrastando la superficialità e il facile consumismo!”. ”Voi siete – ha affermato il Pontefice – sottoposti ugualmente ad un’altra tentazione, quella del denaro, questo idolo tirannico che acceca al punto da soffocare la persona e il suo cuore”. Quindi ha osservato: ”Gli esempi che vi circondano non sono sempre i migliori. Molti dimenticano l’affermazione di Cristo che dice che non si può servire Dio e il denaro”. ”Cercate dei buoni maestri – ha concluso Benedetto XVI – delle guide spirituali che sappiano indicarvi la strada della maturità, lasciando ciò che è illusorio, ciò che è apparenza e menzogna”.
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