Home > Attualità > Europa > Ramadan: Business halal, in Francia 350 mln spesi in un mese

Ramadan: Business halal, in Francia 350 mln spesi in un mese

PARIGI – Il ramadan ha preso il via in Francia venerdi’, ma in certi supermercati l’operazione seduzione dei clienti musulmani e’ gia’ iniziata alcuni giorni prima. E’ nel mese del digiuno infatti che i musulmani di Francia, una comunita’ di circa cinque milioni di persone, spende di piu’ in prodotti alimentari.

Stando ai dati dello studio di inchieste Solis, il Ramadan rappresenta un businnes di 350 milioni di euro per la grande distribuzione francese. In questo periodo, una famiglia che rispetta il mese del digiuno dall’alba al tramonto, con la ricca cena serale, spende in media il 30% in piu’ di qualsiasi altro mese dell’anno.

Tutti i prodotti ”halal” (termine arabo che vuole dire ”lecito”) si vendono meglio. Vanno a ruba carne, datteri, latticini e pasticceria orientale. Ma anche cereali, barrette di cioccolato e succhi di frutta per il loro apporto in zuccheri. C’e’ da aggiungere che i musulmani di Francia a seguire il Ramadan sono sempre piu’ numerosi: il 71% secondo un sondaggio Ifop (erano il 60% nel 1989). Quanto basta per spingere i supermercati a lanciarsi in seducenti campagne pubblicitarie. ”Speciale Ramadan. Scoprire mille e uno sapori” si legge nei reparti halal dei Carrefour. Soprattutto a Parigi, Lione, Marsiglia, dove la comunita’ musulmana e’ piu’ numerosa.

Il gruppo Casino, che e’ stato il primo a creare il suo marchio di prodotti halal (Wassila), ha diffuso sei milioni di cataloghi e volantini. Oltre ad aver messo sul mercato 23 nuovi prodotti halal, tra pizze, panini, piatti precotti. Per la prima volta il leader dei salumi halal, Isla Delice, ha investito in spot televisivi sui canali nazionali. ”Il nostro scopo e’ augurare un buon ramadan ai nostri clienti. In termini di immagine per noi e’ importante essere presenti in questo periodo”, ha commentato con i media francesi Jean-Daniel Hertzog, il direttore generale dell’azienda, in crescita ogni anno dell’8-10%.

L’antrolopoga Florence Bergaud-Blackler, dell’universita’ di Aix-Marseille, ha analizzato il fenomeno per il quotidiano Le Figaro: ”Il ramadan e’ il momento piu’ propizio per i supermercati di testare nuove gamme di prodotti halal, comunicando sul suo carattere festivo piu’ che su quello religioso. Per loro, la posta in gioco e’ alta – ha spiegato l’esperta -, si tratta di recuperare milioni di persone che in genere preferiscono andare a fare la spesa nei piccoli alimentari di quartiere”.

Ma il Ramadan e’ cominciato anche per un milione e mezzo di musulmani residenti in Spagna, dove le alte temperature estive possono mettere a rischio la salute di chi pratica il digiuno prolungato. A ricordarlo è il direttore della moschea maggiore di Granada, Ahmed Bermejo, che in dichiarazioni ai media ha ricordato che minori, anziani, donne incinte o in lattanza, sono esenti dal digiuno imposto dall’alba al tramonto. Tutti i leader religiosi della comunità musulmana residente in Spagna hanno insistito, con interventi sui media, sulle eccezioni che i fedeli dell’islam possono fare al digiuno in questo periodo, soprattutto i lavoratori impegnati in compiti he richiedono un intenso sforzo fisico; ma anche tutti gli ammalati di diabete, per i quali una dieta forzata con le alte temperature – che in questi giorni in Spagna segnano massime superiori ai 38 gradi nel sud del Paese – deve essere seguita sotto stretto controllo medico. (ANSAmed).

http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2012/07/20/Ramadan-Business-halal-Francia-350-mln-spesi-un-mese_7215052.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *