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Islam: milioni di montoni pronti al sacrificio per Aid

TUNISI, 12 OTT – Si avvicina a grandi passi la Festa del sacrificio (sara’ la prossima settimana, variando a seconda dei Paesi), una delle piu’ sentite, se non la piu’ sentita, dell’Islam. Una festa che ha al centro le famiglie che, nell’occasione, si riuniscono per stare insieme e celebrarla e che ha il momento piu’ significativo nell’uccisione del montone, in ricordo di Abramo che, per obbedire a Dio, che volle metterlo alla prova, non stava esitando nel sacrificare il figlio Isacco (Ismaele, in arabo). Un episodio comune alle tre religioni monoteiste, ma che nell’Islam assume un valore particolare, tanto che l’occasione che lo celebra – nei vari dialetti arabi – ha definizioni diverse che vanno dalla festa del sacrificio, a quella dello sgozzamento (del montone) a quella dell’offerta. Ma, quale che sia la definizione scelta, ad “avere la peggio” alla fine e’ il montone, sgozzato davanti alla famiglia intera, bambini in prima fila. […]

L’esercito dei montoni che saranno sacrificati in Nord Africa si aggira attorno ai dieci milioni di capi e il loro costo, come immancabilmente accade ogni anno, lievita sensibilmete rispetto agli altri periodi dell’anno. In Tunisia, secondo stime delle associazioni di allevatori, il fabbisogno e’ di un milione di capi, ma la produzione locale e’ di soli 900 mila esemplari.

Cosa che ha imposto il ricorso al mercato estero, con 100 mila montoni che arriveranno dalla Romania, scelta perche’ la razza autoctona e’ simile a quella tunisina. Una operazione “sorvegliata” dallo Stato che, in questo modo, ha inteso calmierare i prezzi. Che comunque saranno elevati per le tasche della gente comune, perche’ i montoni rumeni saranno venduti tra i 350 e i 500 dinari, cioe’ l’equivalente di uno stipendio medio. Ma davanti alla religione i musulmani non hanno paura di affrontare le difficolta’ e alla fine compreranno.

Qualcuno, come pure permesso dalla religione, pur di sacrificare optera’ per altri animali (pecore, soprattutto), dal costo inferiore e quindi piu’ accessibile.

La tradizione vuole che la Festa del sacrificio, al di la’ del nome che non spinge all’allegria, sia connotata da un forte spirito di solidarieta’. Per cui spesso chi puo’ regala alle famiglie meno abbienti delle porzioni cucinate del montone, come un augurio per un futuro migliore. Non in tutte le case i capifamiglia (il padre o il fratello maggiore) sanno come uccidere il montone, seguendo le procedure della tradizione. Per questo, sin dal mattino, dei macellai girano per la citta’ portandosi dietro il loro ‘kit’ e, per un piccolo compenso, uccidono e smembrano il montone, pronto a finire la sua parabola terrena su una griglia.(ANSAmed).

http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/cronaca/2012/10/12/Islam-milioni-montoni-pronti-sacrificio-Aid_7618505.html

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